I Carabinieri del Nucleo Operativo Piazza
Verdi hanno messo a segno un altro colpo al locale mercato della droga andando
a sequestrare le riserve che alimentavano il traffico illecito del “capo”. Intervenuti in vicolo Pirriaturi i militari hanno dapprima individuato e fermato Francesco Termini, pusher 44nne, colto mentre stava spacciando 5 stecchette di
hashish ad una giovane studente della zona che ha confessato di voler così
festeggiare la sua tesi di laurea appena discussa. Le manette sono scattate
immediatamente complici i recenti precedenti di polizia per spaccio e il
ritrovamento di altre 26 bustine di marijuana, 9 pezzi di hashish nonché 128
euro in banconote di piccolo taglio ritenuti provento dell’attività illecita.
I militari non si sono però fermati alla
piccola riserva che il pusher nascondeva per poter fornire i clienti al
dettaglio ma hanno cominciato a cercare il deposito da dove veniva alimentata
la “piazza” ma senza esito. Tuttavia, forti delle molte operazioni
compiute in zona, e attirati da un pungente odore di marijuana che proveniva da
dietro un portone di uno stabile al centro della zona di spaccio, i Carabinieri
hanno abbattuto la porta d’ingresso scoprendo un vero e proprio tesoro: 8
sacchi di marijuana contenenti 3230 dosi già confezionate ed ulteriore sostanza
non ancora preparata per lo smercio al dettaglio, per un peso complessivo
di 15 kg circa; 351 dosi di hashish, per un peso complessivo di 1 kg. Più che
di un semplice deposito si trattava in un vera e propria officina ove lo
stupefacente veniva preparato per lo smercio al dettaglio: tagliato e
sminuzzato veniva accuratamente impacchettato e fasciato in quelle singole
dosi, da un grammo cadauna, che poi i vari pusher avrebbero dovuto vendere al dettaglio soddisfacendo una “domanda” che non
sembra sentire il peso della crisi economica. È infatti così che poco più di 16
chilogrammi di droga leggera possono essere trasformati in oltre 120.000,00 €
di profitto. Le indagini non si sono chiaramente fermate e già i
Carabinieri hanno individuato e denunciato M. G., palermitano ventisettenne
pregiudicato per reati contro il patrimonio, riconosciuto quale titolare del
“magazzino”.
17 ottobre 2013
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