PERCHE' IL COMUNE DI CORLEONE NON FA LA STESSA COSA?
Papa Francesco ha acquistato delle schede telefoniche internazionali da distribuire ai migranti presenti nel Centro di Lampedusa per consentire loro di mettersi in contatto con i propri familiari. Lo ha reso noto l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, che esprime il proprio ringraziamento al Santo Padre per l’attenzione riservata alla tragedia dei migranti morti in mare ed ai lampedusani in continuita’ con l’attenzione gia’ riservata l’8 luglio scorso durante la visita pastorale che lo vide pellegrino nella maggiore delle Pelagie. “Per consentire ai migranti di mettersi in contatto con i propri familiari, il Papa – spiega monsignor Mogavero -, ha acquistato delle schede telefoniche internazionali da distribuire ai migranti presenti nel Centro di Lampedusa con la generosa collaborazione di Telecom Italia”.
Papa Francesco ha acquistato delle schede telefoniche internazionali da distribuire ai migranti presenti nel Centro di Lampedusa per consentire loro di mettersi in contatto con i propri familiari. Lo ha reso noto l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, che esprime il proprio ringraziamento al Santo Padre per l’attenzione riservata alla tragedia dei migranti morti in mare ed ai lampedusani in continuita’ con l’attenzione gia’ riservata l’8 luglio scorso durante la visita pastorale che lo vide pellegrino nella maggiore delle Pelagie. “Per consentire ai migranti di mettersi in contatto con i propri familiari, il Papa – spiega monsignor Mogavero -, ha acquistato delle schede telefoniche internazionali da distribuire ai migranti presenti nel Centro di Lampedusa con la generosa collaborazione di Telecom Italia”.
SiciliaInformazioni, 11 ottobre 2013
P.S. Abbiamo proposto al Comune di Corleone di dare la disponibilità per accogliere nel cimitero comunale le bare di alcuni profughi morti a Lampedusa. Adesso proponiamo anche di acquistare alcune schede telefoniche per distribuirle ai vivi, come ha fatto il Papa. Per favore, signor sindaco, signori assessori, fate qualcosa, facciamo qualcosa!
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