Un bambino autistico di 7 anni (li compie il 31 ottobre) e' conteso a colpi
di battaglie legali tra avvocati e tribunali da due genitori separati che
vivono rispettivamente uno a Corleone e l'altro a Cosenza. Alla base della
contesa dei due genitori, che hanno l'affidamento condiviso, c'e' il luogo dove
il bambino dovrebbe fare le sue terapie di psicomotricita', logopedia e
comunicazione aumentativa. La sezione di Corte d'Appello del tribunale dei
minori di Palermo, a luglio, ha stabilito con un provvedimento che debba essere
il padre in Calabria ad occuparsi delle terapie del bambino presso la
sua abitazione in forma domiciliare. Una scelta che graverebbe pesantemente
sulla madre che, vivendo e lavorando a Corleone, non potra' permettersi di
affrontare un viaggio per potere vedere il figlio. Un provvedimento che
capovolge quello che invece era stato stabilito lo scorso febbraio dal
tribunale ordinario di Termini Imerese. "Non capisco perche' se il
tribunale di Termini Imerese, lo scorso febbraio, ha stabilito che il bambino
debba vivere con me - racconta la madre Gabriella Bonanno -, frequentando le
terapie all'Aias di Bagheria e la scuola nel mio paese adesso per un'altra
decisione del tribunale dei minori deve fare le sue terapie in Calabria a piu'
di 1200 km di distanza da me". LEGGI TUTTO
Martedì, 8 ottobre 2013
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