Maurizio Calà |
Palermo 22 ottobre 2013 - "Sei mesi di crisi non risolte pesano sul
gradimento del sindaco di una città. Forse sarebbe opportuno provare a ragionare
sulle cose da fare, istituire un luogo di confronto comune per risolvere alcune
di queste crisi, dall’acqua all’immondizia, dalle difficoltà delle grandi
fabbriche alle infrastrutture incompiute, dalle tasse e dai servizi alla
gestione complessiva delle partecipate. Tutte grandi questioni su cui sei mesi
di annunci non hanno più effetto se non di scollegare il sindaco dalla
gente". A dichiararlo è il segretario
della Cgil di Palermo Maurizio Calà, che commenta lo studio di Monitorcittà, realizzato
da Datamedia Ricerche, secondo il quale il gradimento di Leoluca Orlando in sei
mesi sarebbe sceso: il sindaco di Palermo, che era al quarto posto tra i primi
cittadini più apprezzati, è scivolato al 12°.
"C’è bisogno di concretizzare, di risolvere i problemi, per rialzare
il livello di apprezzamento. Questo è il grande problema che hanno non solo
Orlando ma anche Bianco o Crocetta e tutti gli eletti a furor di popolo su cui
i cittadini hanno riposto grandi speranze. Figure che dovrebbero essere di
riscatto ma sulle quali grava il rischio della non credibilità del ruolo delle
istituzioni. Continua ad esserci, malgrado in questo periodo il governatore e
il sindaco non siano molto disponibili ad aprire tavoli di concertazione, la
nostra disponibilità a intavolare una discussione comune non solo per il bene
degli iscritti al sindacato ma dell’intera collettività".
Nessun commento:
Posta un commento