Salvuccio Riina |
(ANSA) - ROMA, 27 SET - "Sono state
riportate dichiarazioni non autorizzate sui processi subiti da mio fratello,
Giovanni Riina, e sulla descrizione dei momenti immediatamente successivi
all'arresto di mio padre, Totò Riina". Per questi motivi Giuseppe
Salvatore Riina, il terzo figlio del boss di Cosa Nostra, ha chiesto il ritiro
della sua intervista contenuta nel libro "Intervista a Cosa Nostra"
pubblicato da Edizioni Anordest e scritto dalla giornalista Raffaella Fanelli.
Francesca Casarotto, legale di Riina, rileva che nell'intervista pubblicata nel
libro "sarebbero riportate dichiarazioni mai autorizzate e, soprattutto,
non corrispondenti al pensiero del sig. Riina". Da parte sua la casa
editrice spiega che "non si può diffidare il diritto all'informazione
soprattutto quando a chiederlo è chi porta con sé il fardello di una fedina
penale tutt'altro che nitida: condannato per associazione mafiosa, Giuseppe
Salvatore Riina ha scontato otto anni e 10 mesi di carcere, dal 2 ottobre 2011
è in regime di sorveglianza speciale nel comune di Padova".
Il legale della casa editrice, l'avvocato Francesco Cristiani, ha già fatto sapere che il libro non sarà ritirato. Nel libro, informa ancora Anordest, "ci sono le voci di Angelo Provenzano e Salvatore Giuseppe Riina, quelle di Bruno Contrada e Salvatore Borsellino, di Franco La Torre e di Salvatore Annacondia. Ci sono incroci di verbali e di verità che ricostruiscono i misteri della mafia siciliana e gli anni delle stragi".
Il legale della casa editrice, l'avvocato Francesco Cristiani, ha già fatto sapere che il libro non sarà ritirato. Nel libro, informa ancora Anordest, "ci sono le voci di Angelo Provenzano e Salvatore Giuseppe Riina, quelle di Bruno Contrada e Salvatore Borsellino, di Franco La Torre e di Salvatore Annacondia. Ci sono incroci di verbali e di verità che ricostruiscono i misteri della mafia siciliana e gli anni delle stragi".
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