Palermo 18
settembre 2013 - «Si è messo in moto il percorso che dovrebbe portarci il 21 ottobre alla firma
dell’accordo di programma, al ministero delle Attività produttive, per dotare il Cantiere navale di Palermo del
bacino da 80 mila tonnellate idoneo a ristrutturare e riparare i mezzi offshore
che le compagnie usano per le
piattaforme petrolifere». Il rappresentante Fiom Cgil Francesco Piastra valuta
positivamente l’esito dell’incontro di
oggi a Roma sulle infrastrutture per il Cantiere navale di Palermo al quale
erano presenti oltre a Fincantieri e ai
vertici del ministero anche il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Linda
Vancheri e il prefetto Francesca Cannizzo.
L’accordo programma darà il via entro sei
mesi alla realizzazione di un bacino che
potrebbe dare lavoro a centinaia di operai.
Le ipotesi di finanziamento saranno presentate il 21 al tavolo. Nel
corso della riunione si è parlato della Costa Concordia e dell’”idoneità”
di Palermo ad accogliere la nave riemersa. «E’ emerso che dal punto di vista delle
infrastrutture il cantiere di Palermo ha
le carte in regola: nel panorama italiano è l’unico a possedere un bacino
da 400 mila tonnellate perfettamente
funzionante, i fondali e il know how. Il
problema è la distanza del porto:
al tavolo anche il sottosegretario De Vincenzi ha ritenuto adeguata la sede palermitana ma ha precisato che al momento nessuna decisione
è stata in quanto anche gli spostamento per lunghi tragitti potrebbero essere
un ostacolo. E che si attendono gli esiti tecnici per la scelta definitiva».
«Ora - aggiunge Piastra - è importante vedere se il 21 si riesce a concludere
l’accordo di programma. Quest’intervento rafforzerebbe le infrastrutture del
Cantiere navale di Palermo e darebbe una risposta immediata al problema
della saturazione degli organici.
Abbiamo chiesto dei tempi celeri, per
noi è fondamentale: non ci possiamo di permettere di andare alle calende
greche. Nell’arco di 6 mesi si deve iniziare a costruire. Anche Orlando ha ribadito che la cantieristica è
importante e di essere pronto a rivedere
le scelte fatte sui Prusst che intralciano le opere».
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