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La firma del protocollo d'intesa |
CORLEONE – Fra qualche settimana i cittadini
dei comuni di Corleone, Campofiorito, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana,
Contessa Entellina e Roccamena potranno prenotare le visite specialistiche
direttamente nei loro comuni di residenza, senza recarsi per forza nei locali
del distretto sanitario di Corleone. Una “rivoluzione” organizzativa voluta dal
dott. Antonio Candela, commissario straordinario dell’Asp di Palermo, e dal
dott. Giuseppe Noto, direttore sanitario aziendale, che ieri mattina, insieme al
direttore del distretto Salvo Vizzi, hanno firmato i relativi protocolli
d’intesa con tutti i sindaci. L’Asp di Palermo è l’unica azienda sanitaria
della Sicilia che sta attivando gli sportelli Cup in ogni comune per potenziare
i servizi nel territorio.
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Il direttore del distretto Salvo Vizzi, il commissario straor- dinario dott. Antonio Candela e il direttore sanitario dott. Giuseppe Noto incontrano i dipendenti
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E a dimostrazione che non si tratta di parole, il
dott. Candela ha comunicato che, alle 15 branche specialistiche già presenti
nel poliambulatorio di Corleone, a giorni se ne aggiungeranno altre 3, quelle
di allergologia, oncologia e geriatria. Inoltre, dal prossimo
autunno, le strutture ambulatoriali del PTA saranno dotate di un ecografo di
ultima generazione, mentre all’ospedale saranno assegnate due nuove ambulanze
medicalizzate del valore di 75 mila euro ciascuna. «Ma
non trascuriamo nemmeno le risorse umane – ha spiegato il commissario
straordinario – perché abbiamo già deliberato di portare da 2 a 3 i pediatri e
da 3 a 4 i radiologi dell’ospedale, confermando i 6 anestesisti esistenti,
tutti con contratto a tempo indeterminato». La nuova direzione aziendale pensa
anche di avviare un programma di trasferimento delle strutture
distrettuali di via don Colletto all’interno dell'Ospedale, completando la
terza ala ed eliminando così un fitto passivo annuo di circa 90 mila euro. «Se
non saranno disponibili i 6 milioni di euro del piano di edilizia sanitaria
regionale, siamo disponibili ad utilizzare fondi aziendali», ha affermato
Candela. I vertici dell’Asp di Palermo, nell’incontro con i sindaci e con i
dipendenti del distretto e dell’ospedale, hanno assicurato che si batteranno
per evitare che il punto nascita venga chiuso.
2 commenti:
correzione sulla strage della mattina del 29 luglio 1983 a Palermo la strage mafiosa non avvenne in via Imperatore Federico ma in via Federico Pipitone, dove morirono il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi
correzione sulla strage della mattina del 29 luglio 1983 a Palermo la strage mafiosa non avvenne in via Imperatore Federico ma in via Federico Pipitone, dove morirono il giudice Rocco Chinnici, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi
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