Lo scorso 2 agosto 2013 ha avuto luogo, presso la Casina di Caccia di Ficuzza, “tempio” che fu dei Borboni dopo la cacciata da Napoli da parte dei francesi e il momentaneo rifugio in Sicilia di Ferdinando IV di Borbone, l’apertura dell’area espositiva permanente del Real Casino di Caccia di Ficuzza. Il progetto della palazzina (così veniva definita quello che fu considerato uno dei monumenti di grosso impatto visivo del tempo fatta eccezione la Reggia di Caserta e qualche altro sito) risale al 1799. Di fatto per questioni burocratiche i lavori vennero iniziati nel 1802 dall’architetto Carlo Chenchi il quale venne in seguito sollevato dall’incarico poi per motivi di carattere “economici”. Le modifiche che vennero apportate dall’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia portarono l’edificio a completamento. La casa è ha pianta rettangolare, come peraltro si può notare anche dal “plastico” ben conservato dell’edificio al piano terra della Casina. Le linee neoclassiche di architettura siciliana sono percepibili guardando l’edificio nel suo insieme. Il gruppo scultoreo del dio Pan e della dea Diana, con al centro lo stemma borbonico, caratterizzano l’immobile. Elementi peraltro presenti anche nelle camera da letto di Ferdinando al piano nobile della palazzina. Ma dell’edificio, che meriterebbe una più attenta e particolareggiata descrizione, se non altro per le vicende storiche che hanno condotto con alterne fortune a far passare di mano dai Borboni alla attuale Azienda Regionale Forestale Demaniale Siciliana la struttura, pensiamo di interessarci con altro articolo in altra occasione.
L’apertura dell’area espositiva permanente di
cui ci hanno dato, durante la serata, ampie spiegazioni la dott.ssa Valeria
Restuccia e il dott. Pietro Lo Monaco, verte su due aree tematiche: una sulla
storia del Real Casino di Caccia (di cui abbiamo in qualche modo accennato) e
l’altra data dalla “paesaggistica – naturalistica”. L’itinerario espositivo
propone un percorso attraverso gli ambienti proposti e descritti in precedenza
dai vari interventi succedutisi fin all’inizio della serata e cioè secondo i
più attuali criteri di ecologia del paesaggio utilizzando il metodo di analisi
di quella branca della geobotanica che utilizza le “comunità” vegetali come
indicatori di ambienti. Tutti gli interventi hanno puntualizzato come è
importante l’attenzione al paesaggio naturalistico. Un filmato, realizzato ad
hoc, introduce il visitatore presentando il bosco di Ficuzza accennandone la
storia, l’utilizzazione, l’introduzione di specie e le modificazioni subite nel
tempo. Molto interessante infine è stata la identificazione di una nuova specie
vegetale la “Hieracium Busambrese o Sparviere della Busambra” nelle rupi di
Rocca Busambra, scoperta nel 2011 ad opera del ricercatore dott. Orazio
Caldarella del dipartimento di Agraria dell’Università di Palermo. La visita al
palazzo, che pure conoscevamo, è stata a dir poco stupefacente perché è stato
possibile visitare interamente tutto l’immobile (parecchie migliaia di mq) dagli
ex depositi sotterranei (oggi sede del museo naturalistico) fino alle
straordinarie capriate, compreso la stanza dell’orologio. Nel corso della
nostra visita abbiamo avuto peraltro l’opportunità di visitare anche lo spazio
permanente, all’interno della Casina di Caccia, dedicato all’Istituzione
Francesco Carbone, un’Associazione Culturale che si propone di conservare la memoria del notissimo critico
d’arte, letterato e artista scomparso il 23 dicembre 1999 arricchendo il
patrimonio culturale da lui lasciato. Nei giorni scorsi il Comitato
Direttivo della predetta Istituzione ha deliberato una serie di eventi tra i
quali la costituzione di una pinacoteca aperta a tutte le anime artistiche
(fermo restando sempre la qualità dell’opera) a prescindere dalla provenienza
geografica. È appena il caso di ricordare che Francesco Carbone ebbe contatti
con gran parte dell’intellighenzia italiana e sud americana. Pittori, poeti,
scultori, giornalisti, grafici, chiunque potrà inviare, se vorrà, un elaborato
che abbia valore giornalistico e di testimonianza artistica e/o antropologica. Inoltre
è prevista la costituzione di una biblioteca nella quale raccogliere volumi
d’arte contemporanea e pubblicazioni, presentazioni e saggi relativi a mostre di
cui probabilmente non se ne conosce l’esistenza. Nel corso del mese di dicembre
2013, in occasione della ricorrenza della scomparsa di Francesco Carbone’,
l’Istituzione realizzerà un grande evento i cui dettagli saranno comunicati
agli interessati per tempo. Per chi lo volesse, al momento è possibile visitare
la mostra dedicata al maestro Francesco Carbone dal titolo: “Carbone un uomo
senza pregiudizi”. Tutte le visite ai vari aspetti della fauna e della flora
del bosco di Ficuzza e alla rupe di Rocca Busambra sono assistite da personale
preparato.
La manifestazione è stata intrattenuta da un
quartetto d’archi “Vincenzo Bellini” di Palermo che hanno suonato brani di
musica classica da Vivaldi a Mozart,
fino ai contemporanei.
Tutti gli eventi all’interno della Real
Casina di Caccia di Ficuzza sono aperti al pubblico dalle 9.00 fino alle 19.00
tutti i giorni escluso il lunedì.
4 Agosto 2013 Francesco
M. Scorsone
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