di Lillo Miceli
Ripuliranno aiuole spartitraffico, aree di parcheggio e scarpate. Intesa tra
Regione e il Consorzio siciliano
Palermo.
Saranno i braccianti della forestale a curare le aree verdi - spartitraffico,
aree di parcheggio, scarpate ecc. - delle autostrade gestite dal Consorzio
autostrade siciliane (Cas). Un vero e proprio intervento di riqualificazione
reso possibile da una norma della Finanziaria 2013 che consente l'impiego dei
forestali anche in zone non boschive. Con la firma dell'apposita convenzione il
Cas verserà nelle casse della Regione 2 milioni di euro l'anno, con un
risparmio di almeno 400 mila euro. «Ma il costo esatto - ha rilevato il
commissario del Cas, Nino Gazzara - potremo saperlo solo a conclusione dei
lavori poichè pagheremo a rimborso». Fino al 2003, la manutenzione delle aree a
verde delle autostrade veniva effettuato con personale dipendente del Cas,
successivamente fu deciso di esternalizzare i lavori con gare di appalto fino a
3 milioni di euro, comprese spese generali e reddito d'impresa.
«La stipula dell'accordo - ha detto l'assessore Dario Cartabellotta - è finalizzata a soddisfare la migliore realizzazione dei servizi istituzionali delle amministrazioni stipulanti ed a conseguire una economica gestione delle risorse attraverso interventi manutentivi di cura e gestione delle opere in verde nelle aree di pertinenza delle autostrade gestite dal Cas attarverso le risorse umane forestali».
Sono previste 13 mila giornate lavorative per rimettere in sesto le aree a verde delle autostrade Messina-Palermo, Messina-Catania e Siracusa-Rosolini.
Il Cas risparmierà un bel po' di quattrini affidando la gestione alla Forestale, mentre la Regione incasserà 2 milioni di euro, garantendo ai braccianti un numero più elevate di giornate lavorative che, a causa delle ridotte risorse, rischiano di essere decurtate. E non solo. La manutenzione ordinaria e straordinaria di queste aree non sarà più affidata con gara di appalto, evitando così malversazioni e tentativi di truffe. Lo scorso mese di gennaio, come si ricorderà, il presidente della Regione Rosario Crocetta, chiese al Cas di revocare la gara di appalto che prevedeva anche la sorveglianza delle autostrade poiché l'impresa aggiudicatrice era stata esclusa dalla Prefettura di Milano da un appalto di Expò 2015. Crocetta pretese la revoca dell'appalto di circa 9 milioni di euro che successivamente venne affidato per tre mese, con le procedure della somma urgenza, per 2 milioni di euro. Iniziativa che scatenò l'ira del presidente della Regione che chiese l'allontanamento del funzionario che aveva tentato di aggirare le sue direttive. Fu in quella occasione che Crocetta pernsò di fare ricorso ai lavoratori della forestale. In quei giorni era alle prese con la redazione del bilancio regionale e non c'erano i soldi per garantire le stesse giornate lavorative del 2012. Così fu inserita un'apposita norma nella legge finanziaria che consente di utilizzare i braccianti anche fuori dai boschi.
Intanto, aiuole spartitraffico, scarpate e aree di sosta sono rimaste abbandonate a sé stesse. Lungo l'autostrada Messina-Catania tutte le aiuole sono in uno stato disastroso: sterpaglie e sporcizia ovunque in una delle zone della Sicilia più «preziose» dal punto di vista turistico, essendo la strada che porta a Taormina. Per gli stranieri che arrivano nell'Isola non è un bel biglietto da visita.
I lavori di manutenzione, secondo le previsioni, inizieranno nei primi giorni di settembre. Attualmente, infatti, i forestali sono impegnati nella pulizia dei boschi e nella realizzazione delle aree «taglia fuoco». La Sicilia ha 250 mila ettari di bosco, ma oltre 20 mila forestali sono da tutti ritenuti sovradimensionati.
«Abbiamo un programma di razionalizzazione per l'utilizzo di queste risorse umane - ha aggiunto l'assessore alle Risorse agricole e alimentari, Dario Cartabellotta - abbiamo già effettuato interventi nelle aree archeologiche e gli stessi forestali saranno utilizzati per la cura del verde negli ospedali. Però, in quel caso la Regione non ci guadagna nulla poiché nessuno interverrebbe in quelle zone».
Per i lavoratori della forestale è quasi pronto anche un progetto specifico per il Parco dell'Etna. «Stiamo lavorando - ha sottolineato Cartabellotta - in collaborazione con la presidenza del Parco dell'Etna ad un intervento straordinario per la pulizia dell'area etnea. Credo che entro il mese di agosto il progetto sarà già esecutivo».
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