La chiesa di Borgo Schirò |
Adesso la sorpresa. In seguito a delle indagini scrupolose avviate dal Commissariato di P.S. di Corleone, la Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese ha emesso un avviso di garanzia nei confronti di M. G. di anni 30, di origini pugliesi, per i reati di truffa aggravata e sostituzione di persona. Si tratta del monaco che un anno fa si era fatto consegnare centinaia di euro dagli ignari corleonesi, che credevano di contribuire a rimettere in funzione una chiesa. Il provvedimento è stato già notificato all’interessato.
L’attività della Polizia di Stato era stata avviata nelle stesse settimane in cui colui che si spacciava per "fra' Giovanni" girava per il paese, partecipando anche a tutte le messe e alle processioni, alla fine delle quali chiedeva ai fedeli presenti un contributo. L'attività dello strano pesonaggio, infatti, insospettiva il personale della Polizia di Stato, in quanto le strutture esistenti a Borgo Schirò sono diroccate e in ogni caso non era facile edificare e ristrutturare la chiesa con una semplice raccolta di fondi fra i cittadini. Venivano avviati alcuni accertamenti specifici, che hanno permesso di risalire alle esatte generalità dell’uomo, accertando tra l'altro che egli non faceva parte di alcun ordine religioso e che era stato segnalato in precedenza come millantatore.
Anche i religiosi del posto, ai quali il presunto frate si era rivolto per avere alloggio e vitto, si sono insospettiti dell’iniziativa dell’uomo e del suo comportamento non consono ad un religioso, e chieste notizie agli enti ecclesiastici era anche a loro emerso che l’uomo non faceva parte di alcun ordine religioso e non era in possesso di alcuna autorizzazione ecclesiastica per ristrutturare la chiesa di Borgo Schirò. Per pianificare meglio la sua truffa, l'uomo l'aveva fatta precedere da comunicati.
Dino Paternostro
1 commento:
degno dei migliori film di Totò
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