La Chiesa di Borgo Schirò |
(ANSA) -
PALERMO, 29 AGO - «Il Signore sa da cosa sono stato spinto e per quale motivo
sono andato in missione a Corleone per soli tre giorni e non per quindici come
c'è scritto nell'avviso di garanzia». Fra Giovanni Maria ribadisce la sua
vocazione e dice di aver scritto al Papa per avere riconosciuto l'ordine che stava
fondando: la Comunità dei Frati e Suore di Maria Regina della Pace. «Io non ho
paura di loro. Ho già nominato un mio avvocato e in sede giudiziaria
stabiliremo la verità. Il sindaco di Corleone - aggiunge Fra Giovanni Maria -
mi ha dato 20 euro, ma io in cambio le ho donato una corona del rosario. Avevo
e ho intenzione di recuperare la chiesa del Borgo Schirò e avevo chiesto
l'aiuto di tutti gli uomini di buona volontà». «la mia è una conversione - dice
- e la ricerca di una comunità che riscopra la povertà nella chiesa. Per questo
sono ancora in giro. Ho tolto il saio in attesa del giudizio della magistratura
e del Papa, non del Vaticano. Non mi riconosco nella chiesa cattolica romana.
Ho tolto il saio perché ho fatto voto di obbedienza. Vedremo dopo il processo
se mi sarà consentito di professare ancora la parola di Gesù. Pace e
bene».(ANSA).
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