lunedì, agosto 26, 2013

Corleone, campo di lavoro antimafia. A raccogliere pomodori...

I pomodori sono piante strane: un groviglio disordinato di rami e foglie. Ci dicono che le piante femmina abbiano le foglie verdi e arrotondate, i maschi appuntite e con sfumature violacee.  Sulla stessa piantina, i frutti non sono mai tutti uguali: alcuni non sono ancora maturi e per il momento vanno lasciati dove sono, altri sono marci e vanno strappati e lanciati sulla terra tra le file, quelli buoni finiscono nelle cassette insieme ad altri pronti per diventare qualcos’altro. Se si passano sei ore sul campo guardando queste piante, l’analogia viene da sé. Al netto degli scarti, i frutti buoni, tutti insieme, diventano qualcosa di ancora migliore. È bello alzare la testa e vedere altri frutti buoni chini sulle loro cassette. È bello guardarli addormentati sul pullmino che li riporta a casa, è bello mangiarci la pasta al forno, berci il caffè, riderci insieme finché ti fa male la pancia. È bello vedere quei frutti buoni ballare con i bambini del paese e servire chili e chili di ceci agli abitanti di Corleone. Ti viene da pensare che sei fortunato, a esserti trovato sulla loro stessa piantina.
Luna Malaguti / Sandra Calzolari
Diario 24 agosto 2013 – Corleone

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