Palermo 29
luglio 2013 - Essere donne forestali in Sicilia. Cosa significa, quali le difficoltà e mansioni affidate alle donne impiegate in un
settore che si occupa della cura del patrimonio boschivo? E i loro diritti,
vengono rispettati? Lo racconteranno le stesse operaie forestali, che
parleranno della loro condizione lavorativa
a un’iniziativa promossa
dalla Flai Cgil di Palermo che si svolge
domani alle ore 9.30 preso la sala della chiesa di S. Antonio Abate, a Palazzo
Steri, Piazza Marina, e dal titolo " Donne
Forestali: una risorsa. Per lo sviluppo di una economia ambientale efficiente
ed innovativa". All'iniziativa sarà presente l'assessore al territorio
e ambiente Mariella Lo Bello e la
segretaria nazionale della Flai Cgil Ivana Galli. A partire dall’universo femminile
arruolato nella forestale, sarà l’occasione per fare un punto sul mondo
della forestale e riportare al centro del dibattito il ruolo e
la dignità di questi lavoratori di cui spesso si sconoscono i compiti e l'importanza strategica di un delicato
lavoro di cura, salvaguardia, messa in
sicurezza e sviluppo del
patrimonio boschivo.
«Abbiamo voluto- dichiara Tonino Russo, segretario generale Flai Cgil
di Palermo - dare vita ad una giornata importante per restituire
da un lato dignità a una intera classe di lavoratori, presa di mira
erroneamenente da media e dalla classe
politica. Dall'altro lato abbiamo voluto iniaziare questa riflessione proprio
dalle donne e dalle difficoltà che sono chiamate a vivere costantemente nello
svolgimento di questa attività lavorativa».
«Troppo spesso l'opinione pubblica ha marchiato i forestali come i responsabili degli incendi dei nostri
boschi o come l'esercito dei nullafacenti - aggiunge Tonino Russo - Questi lavoratori invece non solo proteggono i nostri boschi
svolgendo con mezzi minimi un'azione di prevenzione dagli incendi fondamentale,
ma oltretutto ne impediscono l'impoverimento boschivo. La spesa investita su
questo settore non è fine a se stessa, ma costituisce un investimento per
l'ambiente tutto e la salute pubblica».
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