Corleone, dimezzata l'addizionale Irpef 2013. Per le famiglie risparmio di 150 euro

Il consigliere Pio Siragusa annuncia il voto favorevole

Missione compiuta. I consiglieri di opposizione (Pd, Udc, Corleone operosa, Mi ci vedo), che oggi sono maggioranza nel consiglio comunale di Corleone, col sostegno del consigliere indipendente Roberto Scianni e del consigliere dell'ex maggioranza Pio Siragusa, ieri sera hanno conseguito un risultato importante e positivo nell'interesse dei cittadini. Sono riusciti a portare in aula ed approvare la delibera che dimezza l'addizionale Irpef per l'anno 2013, portandola dall'otto al quattro per mille. Per ogni famiglia ci sarà così un risparmio di 100-150 euro l'anno. Non sono la fine del mondo, ma è un segnale d'attenzione verso le famiglie, i lavoratori dipendenti e i pensionati.

L'amministrazione comunale e i pochi consiglieri che la sostengono hanno fatto di tutto per far cambiare idea all'opposizione e per impedire che si arrivasse al voto sull'atto deliberativo. Si sono fatti forti del parere contrario del capo settore economico-finanziario e del collegio dei revisori, hanno paventato il disastro finanziario per il comune. Allarmismi inutili, che non hanno preoccupato i consiglieri di opposizione. Infatti, il bilancio 2013 ancora si deve elaborare e in quella sede l'amministrazione dovrà o ridurre le spese inutili e gli sprechi (e ce ne sono!) di 250 mila euro (a tanto ammonta il 4 per mille dell'addizionale Irpef), oppure dovrà aumentare le entrate, facendo davvero la lotta contro l'evasione e l'elusione dell'Ici. Ecco come ha votato ciascun consigliere comunale per la delibera di riduzione dell'addizionale IRPEF dall'8 al 4 x mille:
Dino Paternostro si, Salvatore Schillaci si, Benedetto Gambino si, Stefano Gambino si, Enzo Macaluso si, Mario Lanza si, Francesco Piazza si, Gaetano Lupo si, Mario Giarratana si, Pippo Cardella si, Roberto Scianni si, Pio Siragusa si; Vincenzo Labruzzo astenuto,  Salvatore Sorisi astenuto, Vincenzo Verga astenuto, Calogero Di Miceli astenuto, 

Maurizio Bruno astenuto. In sostanza, hanno detto "si" ben 12 consiglieri su 20, mentre appena 5 si sono astenuti. Erano assenti i consiglieri Carlo Vintaloro, Angelo Cancemi e Pino Nicosia.
D.P.