Palermo, 6 giugno 2013. Come previsto dalla legge regionale 2/2013 il governo regionale
ha approvato in data odierna, un disegno di legge che definisce la nuova
disciplina in materia di risorse idriche. Il ddl tiene conto degli esiti dei
referendum popolari in materia e del mutato quadro normativo statale,
riconoscendo l'acqua quale diritto fondamentale dell'uomo e bene pubblico
primario. Viene istituita l'autorità di regolazione del servizio idrico
integrato, presso il dipartimento del settore acque e rifiuti per lo
svolgimento delle funzioni di programmazione, pianificazione, organizzazione,
vigilanza e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato,
nell'ambito unico regionale.
Il ddl in particolare prevede:
la delimitazione dell'intero territorio regionale come ambito unico; l'istituzione
dell'autorità del servizio idrico integrato presso il dipartimento acqua e
rifiuti, con funzioni di programmazione, organizzazione,
vigilanza e controllo; l'istituzione di sub ambiti, delineati sulla base dei bacini
idrografici per i quali si procederà all'affidamento del servizio, nel rispetto
della nuova normativa statale e comunitaria, fermo restando la possibilità per
i comuni, in forma singola o associata, della gestione delle reti inerenti i
servizi locali. L'autorità di regolazione dovrà provvedere a valutare la
sussistenza di presupposti per l'eventuale revoca degli affidamenti esistenti.Sulla
base del principio della proprietà pubblica dell'acqua, verrà valutata la
convenzione stipulata nell'anno 2004 dalla Regione Siciliana con Sicilia.
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