Felice Calabrò, il più votato a Messina |
di CHIARA BILLITTERI
Dei quattro capoluoghi dove si è votato per il rinnovo delle
amministrazioni, uno va, con certezza, al centrosinistra.
E’ Enzo Bianco che torna ad accomodarsi sulla poltrona di Palazzo degli Elefanti a Catania: l’ex ministro dell’Interno ha riconquistato la sua città con un 50, 64% di preferenze. Non è di certo un volto nuovo. A Catania, infatti, Bianco è già stato sindaco per due volte, conosciuto, al pari di Orlando a Palermo, per una gestione della città che i media hanno chiamato ‘Primavera catanese’.
E’ Enzo Bianco che torna ad accomodarsi sulla poltrona di Palazzo degli Elefanti a Catania: l’ex ministro dell’Interno ha riconquistato la sua città con un 50, 64% di preferenze. Non è di certo un volto nuovo. A Catania, infatti, Bianco è già stato sindaco per due volte, conosciuto, al pari di Orlando a Palermo, per una gestione della città che i media hanno chiamato ‘Primavera catanese’.
Ma durante gli anni della sua amministrazione, Bianco, nel frattempo, ha
fatto carriera. Eletto alla Camera dei deputati
per la prima volta nel 1992, dopo un quinquennio da presidente
dell’Anci, nel 2000 ha lasciato la carica di sindaco per andare a ricoprire
quella affidatagli qualche mese prima di ministro dell’Interno del secondo
governo D’Alema. Sarà poi riconfermato ministro anche nel secondo Amato.
Ma la sua aspirazione pare fosse rimasta quella di amministrare Catania, e
così nel 2005 si è ricandidato a sindaco del capoluogo etneo, perdendo, però,
contro il candidato del centrodestra e sindaco uscente Umberto Scapagnini.
Eletto al Senato nel 2006, è stato anche presidente della commissione
Affari Istituzionali, e nel 2008 è stato poi rieletto senatore per il Partito
Democratico.
Pur essendo un personaggio di alto profilo politico, la sua ricandidatura ha fatto molto discutere. Se in tutta la Sicilia (o quasi), infatti, i candidati sono stati scelti grazie alle primarie, la candidatura di Bianco è stata in un certo senso ‘imposta’ dalle segreterie dei partiti di coalizione, tutti d’accordo – almeno secondo le dichiarazioni dei loro esponenti – sul nome dell’ex sindaco.
Pur essendo un personaggio di alto profilo politico, la sua ricandidatura ha fatto molto discutere. Se in tutta la Sicilia (o quasi), infatti, i candidati sono stati scelti grazie alle primarie, la candidatura di Bianco è stata in un certo senso ‘imposta’ dalle segreterie dei partiti di coalizione, tutti d’accordo – almeno secondo le dichiarazioni dei loro esponenti – sul nome dell’ex sindaco.
In ogni caso, la scelta è stata vincente: Bianco ha vinto al primo turno,
cosa che non è successa, invece, negli altri capoluoghi, dove il
centrosinistra, seppur con buone probabilità di vittoria, andrà al ballottaggiocon un candidato di centrodestra ma indipendente a Siracusa, con uno del Movimento
5 Stelle a Ragusa e con un movimentista, volto noto dei “No Ponte”, a Messina.
Volto noto contro volto nuovo: nella città sullo Stretto, Felice Calabrò,
che con il 40 percento dei consensi ha vinto le primarie di coalizione
diventando il candidato del centrosinistra messinese, fino a qualche mese fa
non lo si vedeva di certo tutti i giorni sui giornali.
Eppure, per due legislature il giovane democratico quarantunenne è stato
capogruppo al Consiglio comunale di Messina, prima della lista ‘Genovese
sindaco’, poi del gruppo Pd. Sposato e padre di tre figli,
l’esponente del Pd ha rischiato di essere eletto al primo turno, ma un riconteggio delle
schede ha cambiato l’esito previsto: Calabrò andrà al ballottaggio, tra due
settimane, con Renato Accorinti, candidato della lista civica ‘Accorinti
Sindaco’. I due hanno ottenuto, rispettivamente, il 49,94 e il 23,88 percento.
E sarà ballottaggio anche a Siracusa e Ragusa. I più votati, nei due
capoluoghi, sono entrambi candidati del centrosinistra.
Giovanni Cosentini è il candidato a sindaco di Ragusa di Pd, Udc, Megafono e liste civiche. Ex assessore al Territorio e ambiente della provincia di Ragusa, vicesindaco del suo comune per sei anni, dal 2006 al 2012, Cosentini è stato anche assessore allo Sviluppo economico, ai Lavori pubblici e ai Centri storici, per la sua città.
Giovanni Cosentini è il candidato a sindaco di Ragusa di Pd, Udc, Megafono e liste civiche. Ex assessore al Territorio e ambiente della provincia di Ragusa, vicesindaco del suo comune per sei anni, dal 2006 al 2012, Cosentini è stato anche assessore allo Sviluppo economico, ai Lavori pubblici e ai Centri storici, per la sua città.
Con il 29,34% delle preferenze, il candidato del centrosinistra andrà al
ballottaggio con Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle, che ha ottenuto
invece il 15,44%.
Poco più del 31% delle preferenze ha ottenuto al primo turno, invece, il
candidato a sindaco di Siracusa di Pd, Megafono e liste civiche. Giancarlo Garozzo, 36 anni, sposato, consulente del lavoro e
renziano, andrà al ballottaggio con un candidato di
centrodestra ma indipendente dai partiti: Ezechia Paolo Reale. Dalla sua, il
più votato Siracusa ha quasi vent’anni di attività politica alle spalle, spesi
tra Consiglio di quartiere e Consiglio comunale, dove è tutt’ora capogruppo del
Partito Democratico.
LiveSicilia.it, 12.06.2013
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