Sala delle lapidi, Palermo |
La
Giunta comunale ha approvato nel corso della seduta di ieri, l'adesione formale alla Convenzione "No more" contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Il testo è stato proposto dall'Assessorato alla Cittadinanza sociale e segue le tante iniziative organizzate nel corso dell'anno a partire dalla prima nazionale dello spettacolo "Ferite a morte" fino alla costituzione di Parte Civile, nei giorni scorsi, nel procedimento per il femminicidio di Carmela Petrucci. Il testo approvato, parte dagli impietosi dati statistici forniti dall'ISTAT, secondo cui quasi un quarto delle donne di età compresa fra 16 a 70 anni ha subito una violenza fisica sessuale nel corso della vita, nella metà dei casi da parte del proprio partner. Gli stessi dati indicano che solo una piccola minoranza di tale violenze (circa il 2,5%) viene denunciato, per paura di ulteriori ritorsioni.
Viene poi ricordato che il Comune è impegnato in diverse attività di Rete, sia con soggetti pubblici che privati, per la tutela delle donne vittime di violenza e per la diffusione di una cultura del rispetto della differenza di genere, del contrasto alla violenza, della prevenzione di ogni forma di discriminazione. Il Comune è inoltre membro della Rete antiviolenza e sta portando avanti, con diversi soggetti del privato sociale ed in particolare con la ONLUS "Le Onde", un progetto contro la violenza di genere e lo "stalking", volto a migliorare l'efficacia dei servizi sociali attraverso la loro integrazione con la Rete Cittadina antiviolenza e l'ampliamento dei servizi erogati. La delibera approvata ieri prevede quindi di impegnare l'Amministrazione, al fine di:- sostenere e vigilare su un uso non sessista del linguaggio sia riguardo al linguaggio amministrativo, che riguardo i media, al fine di promuovere un rapporto rispettoso e un livello di potere equo tra donne e uomini;
- porre in essere ogni azione utile a prevenire, contrastare e proteggere con politiche attive, coerenti e coordinate con la Rete cittadina antiviolenza e il Centro antiviolenza, per non lasciare le cittadine e i cittadini sole/i davanti a un tale fenomeno, siano italiane o italiani, straniere o stranieri, senza alcuna distinzione connessa all'orientamento sessuale o all'appartenenza religiosa o etnica;
- riconoscere i centri antiviolenza, i servizi dedicati, quali le case rifugio ad indirizzo segreto, le associazioni specializzate negli interventi di prevenzione e contrasto ad ogni forma di violenza di genere, come nodi strategici di ogni politica e come parte integranti dei servizi da offrire sul territorio per raccogliere donne vittime di violenza e nel caso e i loro figli/e;
- sostenere e potenziare le attività della Rete cittadina antiviolenza e dei Centri antiviolenza, rendendo disponibili, a tal fine, risorse economiche e strutturali per implementare un sistema di intervento integrato per la prevenzione anche attraverso iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado; l'emersione del fenomeno anche attraverso campagne informative ad hoc; il sostegno alle vittime (siano esse sole o con figli/e) nella costruzione del loro progetto di vita, libero dalla violenza utilizzando tutti gli strumenti disponibili; la creazione di un sistema di raccolta dati integrato tra tutti i servizi nella prevenzione, nella protezione e nel contrasto alla violenza; la garanzia di una presenza qualificata ed adeguata sul territorio, di servizi per la prevenzione del fenomeno e la presa in carico e protezione delle vittime con finanziamenti regolari e continuati nel tempo, valorizzando e potenziando il Centro Antiviolenza; la formazione degli operatori e delle operatrici dei propri servizi, affinché adottino criteri metodologici di accoglienza e protezione delle vittime di violenza con un approccio di genere.
- vigilare e promuovere l'utilizzo di risorse comunitarie al fine di conoscere, contrastare il fenomeno e sostenere le vittime; di partecipare attivamente al processo di attuazione della Legge regionale del 2012 per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere;
- organizzare annualmente, in occasione della Giornata internazionale del 25 Novembre, uno spazio di valutazione pubblica sulle strategie e le azioni poste in essere, congiuntamente con il Consiglio Comunale, anche attraverso una convocazione di Consiglio straordinaria alla presenza di tutta la Giunta, convocando i cittadini e le cittadine, le associazioni di donne attive in materia, la Rete Cittadina e gli organismi competenti.
"La nostra adesione alla Rete che promuove la Convenzione - ha detto l'Assessore Agnese Ciulla - è un ulteriore passo dell'impegno dell'Amministrazione comunale per la difesa delle donne e contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere. Questo atto è, per altro, la formalizzazione di quanto facciamo da sempre, da amministratori e da cittadini, al fianco delle tante donne e dai tanti uomini che sono impegnati in questo settore." Per il Sindaco "la decisione della Giunta lo sbocco naturale dell'impegno che tutta l'Amministrazione ed il Consiglio Comunale hanno posto su questo tema delicatissimo, con decine di iniziative messe in campo fin dai primi giorni successivi all'insediamento. E' - ha detto Orlando - un modo per mettere a sistema tutto quanto stiamo facendo da un lato per essere vicini alle vittime e dall'altro per prevenire, prima di tutto sul piano culturale, questo fenomeno incivile che pone l'Italia ai primi posti della vergognosa classifica mondiale di donne uccise."
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