La Cala di Palermo |
"Con l'approvazione delle Linee guida - afferma il Sindaco - si mette in moto quel processo che abbiamo delineato nei mesi scorsi e che vedrà da un lato l'impegno della struttura comunale e dall'altro l'ascolto ed il confronto che si avvarranno di contributi esterni, anche internazionali, e del confronto con le scuole, il mondo professionale, le otto circoscrizioni e le 54 unità di primo livello, ossia le vecchie borgate. Il metodo adottato sarà quello della
partecipazione per promuovere l'orgoglio di essere palermitani. Il piano dovrà guardare alla città metropolitana, immaginando un assetto più vasto di Palermo, che vada oltre i limiti della circonvallazione e del fiume Oreto".
Questi in sintesi i punti chiave dell’idea che sottende alle linee guida:
- Supportare e rendere credibile la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura nel 2019;
- Individuare nel fiume Oreto e nella Circonvallazione di viale Regione Siciliana, nell’oltre Oreto e nell’oltre Circonvallazione i nuovi poli di trasformazione della Città;
- Ambire ad una dimensione metropolitana in vista della nuova forma amministrativa di Città metropolitana, seguendo una logica di decentramento e di costruzione delle nuove Municipalità urbane e di de-localizzazione dei servizi attrattori di un’utenza extra-urbana;
- Favorire lo sviluppo verticale della Città al fine di limitare il consumo del suolo e valorizzare il paesaggio urbano in quei contesti connotati da disordine urbanistico;
- Nuovo orientamento degli impianti e del patrimonio scolastico in centri di aggregazione per le famiglie;
- Assecondare e rafforzare i processi di trasformazione in Città digitale attraverso il modello della Smart City
- Assicurare la realizzazione di un nuovo assetto della rete del trasporto pubblico, al fine di promuovere l’intermodalità, attraverso un’attenta valutazione degli aspetti pianificatori, tecnologici ed economici che consenta di selezionare le opere da prevedere nel redigendo Piano;
- Rispondere alla domanda di residenza che si è radicalmente trasformata: servono case più piccole ed economiche di quelle oggi disponibili sul mercato immobiliare;
- Aumentare la qualità e la quantità degli spazi pubblici;
- Innovare il patrimonio edilizio esistente in termini energetici e “di qualità architettonica”;
- Convertire le distanze spaziali, espresse in metri, in distanze temporali, implementando la rete dei servizi e riordinando le funzioni (scuole, attrezzature, attività del terziario, etc.)
- Confermare il ruolo di Città snodo del Mediterraneo, interculturale e dell’integrazione;
- Dovrà essere individuata una area specifica da destinare ad una Piattaforma Logistica Urbana, consolidando le funzioni commerciali e non più produttive di alcune aree e riattivare le aree produttive ed industriali frammentate che potranno rigenerarsi in chiave residenziale;
- Creare un policentrismo dei servizi e delle strutture a partire da alcuni "vuoti urbani", individuati nell’area Lolli / Notarbartolo, quella della Fiera, l'ex Ospedale Psichiatrico, il piano dell’Ucciardone, il Mercato Ortofrutticolo.
Nell'approvare il provvedimento il Consiglio Comunale ha voluto rispondere anche ad alcuni rilievi che erano stati mossi nei giorni scorsi da alcune associazioni, ricordando come una parte degli allegati della delibera, in particolare gli allegati B e C, sono il frutto del lavoro condotto negli anni dagli Uffici comunali e non hanno alcun valore prescrittivo rispetto al contenuto del futuro Piano che dovrà fare riferimento solo all'Allegato A, che è quello contenente le Linee guida. Il Consiglio ha inoltre sottolineato l'esigenza di un lavoro che individui un nuovo "Polo sportivo" in città, di cui però non è stata discussa né la localizzazione né la composizione.
Nessun commento:
Posta un commento