Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando al corteo del Gay Pride |
LUXURIA: QUESTO E' IL VERO FAMILY DAY
«È questo il vero Family day - rivendica Luxuria - qui ci sono famiglie etero e gay, senza alcuna discriminazione». In effetti, mentre il corteo procede diventano sempre più numerosi i giovanissimi, e ci sono molte famiglie con i loro bimbi. «Basta omofobia», si legge su un grande lenzuolo«. Spiccano gli oltre 21 carri addobbati a festa con centinaia di palloncini fuxia, il colore del Pride, che si ripete nei vestiti e nei fiori che accompagnano la lunga kermesse. Tra gli slogan ripetuti più spesso dalla folla, la tutela dei diritti per tutti, «Amare è un diritto umano», concetto poi declinato in tutte le lingue, dall'inglese «different people, same rights», fino al dialetto siciliano «ti vogghiu bene». Molti indossano magliette con i colori e il simbolo del Pride Palermo, l'asterisco rosa. L'attrice siciliana Cucinotta è arrivata accompagnata da una decina di poliziotti in tenuta d'ordinanza completamente fuxia.
Tra la bandiere spiccano anche quelle contro il Muos, di Rifondazione, delle varie associazioni per la difesa dei diritti Lgbt. «Una straordinaria festa», dice Orlando, che sottolinea come «la diversità di ognuno diventi la ricchezza di tutti. Questo è il mosaico di Palermo, tutti uniti nel nome dell'eguaglianza». «Accettare l'omosessualità», per Eva Riccobono «è un grande senso di civiltà e la Sicilia è avanti rispetto al resto del Paese». «Tutte le persone intelligenti», riprede la Cucinotta «accoglieranno il Gay pride e di quelle meno intelligenti ne facciamo meno».
L’Unità, 22 giugno 2013
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