domenica, giugno 09, 2013

Marsala, il sindaco cita il giornalista per la sua attività

«Il comune di Marsala, tramite il suo rappresentante legale, il sindaco Giulia Adamo, mi ha appena notificato una citazione a giudizio, in sede civile, dove mi chiede un risarcimento di 50 mila euro per la mia attività giornalistica, considerata – sono parole del documento –  “di critica” nei confronti dell’amministrazione. Vengono citati una decina di articoli, rispetto ai quali il comune non ha mai presentato replica o diffida di sorta. La mia attività giornalistica è considerata “lesiva del comune di Marsala”. Viene anche citato che il mio comportamento è ancora più grave perché agisco “in un contesto storico di grande difficoltà per tutte le istituzioni a causa della crisi economica e della crisi di credibilità”».

Così Giacomo Di Girolamo, una carriera da cronista e attualmente direttore della testata on line «Marsal@.it», oltre che scrittore, racconta della notifica pervenutagli nei giorni scorsi. Un’anomalia mai verificatasi prima: un’amministrazione comunale che chiede i danni ad un giornalista non per un articolo da lui scritto, ma semplicemente per la sua attività. L’infelice novità sta proprio in questo passaggio: il primo cittadino di Marsala non avanza un risarcimento per diffamazione a titolo personale, ma a nome dell’intera comunità marsalese. Come se ogni abitante di quel comune – a cui tra l’altro appartiene lo stesso Di Girolamo – si sentisse leso dagli scritti del giornalista.
Una vera e propria scure che si abbatte sul direttore della testata e sullo stesso quotidiano. Se la causa fosse vinta dal politico, infatti, pagare 50 mila euro significherebbe trascinare in apnea economica il portale.

(Ma.De.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

A pensarci bene è un’idea interessante, che il Comune di Corleone potrebbe mutuare dal comune di Marsala… Pure a Corleone c’è un giornale on line, diretto da un giornalista che è anche consigliere comunale, e di opposizione, e che se non sbaglio un sindaco corleonese, in passato, aveva querelato più volte… ma a titolo personale! L’idea della querela a nome della cittadinanza intera (considerata come un monolite composto da individui aventi tutti la stessa identica opinione) è una genialata! Forza a chi tocca, allora, fategliela vedere a questi che fanno opposizione, criticano e… ledono il buon nome del paese, di chi lo abita e di chi l’amministra!
Maria Di Carlo (corleonese)