Il menù del del pub viennese |
Bufera per i nomi degli eroi antimafia citati nel menù di un pub viennese.
Partono petizioni e raccolte di firme, il ministero degli Esteri chiama le
autorità austriache: "Inaccettabile e offensivo". Ma il locale è
chiuso da due mesi
VIENNA - Gli eroi dell'antimafia cotti alla griglia. La proposta di un pub
viennese, nata come un'operazione di marketing, suscita in Sicilia solo
indignazione. Tanto che su istruzioni del ministro degli Esteri Bonino,
l'incaricato d'affari dell'Ambasciata italiana a Vienna è intervenuto presso le
autorità austriache riferendo come l'Italia ritenga "inaccettabile e
offensivo" utilizzare nomi di persone distintesi nella lotta contro la
mafia in maniera distorta.
Il lato paradossale della vicenda è che il locale risulta chiuso.
All'indirizzo di Don Panino, in Seidengasse 31, si legge in vetrina 'saldi
70%': è questo quello che resta del pub. Era stato aperto da italiani, che
vendevano prodotti del Sud Italia. Un residente dell'edificio in cui si trova
il locale ha raccontato: "Non vedo più nessuno già da due mesi, forse si
sono trasferiti. Vendevano prodotti italiani e panini, consegnandoli anche a
domicilio".
Eppure la bufera si è scatenata lo stesso quando si è diffusa la notizia di
un menù che attingeva a un campionario di luoghi comuni sulla mafia. Colpiscono
intanto le denominazioni dei panini: don Greco, don Buscetta, don Corleone, don
Mori, don Falcone e don Peppino. Chiaro il riferimento a Peppino Impastato, che
dai microfoni di una radio privata attaccava la cosca di don Tano Badalamenti.
Impastato venne dilaniato da una bomba in uno scenario che doveva simulare un
attentato. Invece era un delitto di mafia.
Nella descrizione del menù si legge: "Siciliano dalla bocca larga fu
cotto in una bomba come un pollo nel barbecue". Il panino che porta il
nome di Giovanni Falcone viene descritto così: "Si è guadagnato il titolo
di più grande rivale della mafia di Palermo ma purtroppo sarà grigliato come un
salsicciotto".
"E' un episodio gravissimo frutto non solo di un cattivo gusto
commerciale. C'è qualcosa di più profondo", avverte Danilo Sulis
presidente di Radio 100 passi, lo stesso nome del film che ha raccontato la
vita e la morte di Impastato. "Il menù - aggiunge Sulis - non è solo
offensivo nei confronti di Falcone e Impastato ma fa un lavoro più sottile
perchè accomuna boss mafiosi e collusi con le vittime della mafia".
Marco e Julia Marchetta, i proprietari, spiegano la loro idea su Facebook:
"Avevamo nostalgia del cibo di casa". Sulla pagina del social network
si leggono gli insulti degli internauti: "Vergogna, Schande! Shame!
Offendete la memoria dei caduti come Giovanni Falcone e tutto il movimento
antimafia, il vostro menù pseudo umoristico può far ridere solo gente
idiota", scrive ad esempio Dario. "Condividere, segnalare, far
chiudere, riprendiamoci l'onore italiano", scrive Alessandra.
"L'origine dell'idea dei panini-mafia cult l'hanno avuta Marco e Julia
Marchetta - si legge invece nella descrizione del gruppo - nell'estate del
2009, a casa in Sud Italia. Entrambi avevano una fame enorme e nessuna
voglia della cucina del luogo. Fast food o pizza non erano in questione. Dopo
molte riflessioni si sono accordati su una ciabatta fresca e creata con amore e
nei dettagli, un panino pieno di delizie tipiche del loro paese, che finora non
si poteva comprare in questa combinazione e a questa qualità".
In homepage, un giovane - camicia bianca, giacca blu e coppola in testa -
addenta uno lungo panino farcito, strapieno di ingredienti. Sotto è lo stesso
'Don Panino' a dare notizia del trasloco del locale: "Lavoriamo a una
nuova location".
Indignata anche la comunità italiana di Vienna, che ha promosso una
petizione sul web agli inizi di maggio chiedendo di 'cambiare menù' e nome del
locale e raccogliendo 968 firme. "Ormai il pub sembra vuoto e dei
proprietari non vi è traccia - dice il promotore, Paolo Federico, italiano che
vive a Vienna - ma l'uso della mafia è consentito anche in altri posti di
Vienna: come la pizzeria 'Mafiosi', la pizzeria 'Camorra' e la pizzeria 'Al Capone'. Il
locale era già chiuso prima della petizione, ma il menù è ancora presente su
tutti i siti di consegna a domicilio di Vienna".
Altre 7.300 firme sono state raccolte da Rete 100 passi: "La
memoria di Falcone e Impastato non può essere offesa da un panino
austriaco", è lo slogan con cui ha lanciato la petizione sul sito
change.org indirizzata al ministro Bonino.
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