Dino Paternostro |
DINO PATERNOSTRO
Che Corleone non goda di buona stampa non ci voleva lo
Stefano Malatesta di turno per farcelo scoprire. Noi corleonesi un po’ ci siamo
abituati, anche se da qualche anno ci siamo pure convinti (e chi è in buona
fece ce ne dà pure atto) che un percorso di riscatto e di liberazione siamo
stati capaci di portarlo avanti anche noi.
E che la nostra antimafia (quella dei Verro, dei Rizzotto e del movimento contadino, per intenderci) è antica quanto la mafia, solo che è molto meno conosciuta. Le nostre “colpe” passate, però, devono essere davvero grandi se, per “punirci”, ci capita in sorte di leggere anche le panzane di Malatesta, che s’inventa una Gigliola Cinquetti che gli racconta di un Little Tony a Corleone, dove invece “Cuore Matto” non è mai venuto. E, per giunta, di un Little Tony che canta e che nessuno applaude, fino a quando il “padrino” non ordina che lo si può fare. Infine, la battuta conclusiva banale e prevedibile : “Little Tono, senti a me, noi in genere quelli che cantano li ammazziamo, a te ti abbiamo pagato!”. Penosa.
E che la nostra antimafia (quella dei Verro, dei Rizzotto e del movimento contadino, per intenderci) è antica quanto la mafia, solo che è molto meno conosciuta. Le nostre “colpe” passate, però, devono essere davvero grandi se, per “punirci”, ci capita in sorte di leggere anche le panzane di Malatesta, che s’inventa una Gigliola Cinquetti che gli racconta di un Little Tony a Corleone, dove invece “Cuore Matto” non è mai venuto. E, per giunta, di un Little Tony che canta e che nessuno applaude, fino a quando il “padrino” non ordina che lo si può fare. Infine, la battuta conclusiva banale e prevedibile : “Little Tono, senti a me, noi in genere quelli che cantano li ammazziamo, a te ti abbiamo pagato!”. Penosa.
Lungi da noi l’idea di difendere i “mammasantissima” della nostra città, ma non è mai accaduto quello che racconta il Malatesta e che “Repubblica” con tanta leggerezza ha pubblicato. Esistono tante storie terribili sulla mafia di Corleone, che minaccia, intimidisce e persino uccide uomini, donne e bambini. Non c’era bisogna d’inventare la “piazzata” con Little Tony. E, consentitemelo, non è stato certo un bel modo di onorare la memoria del bravo cantante scomparso recentemente. (dp)
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