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La falsa dichiarazione di Barbaro |
Ieri è stata la giornata della presentazione dei nuovi-vecchi
assessori del comune di Corleone: Marcello Barbaro, Calogero Di Miceli, Giuseppe
Giandalone e Ciro Schirò. A farlo, ad inizio della seduta del consiglio
comunale, è stata il sindaco Lea Savona, molto parca di parole, per la verità. «Il
dott. Marcello Barbaro è un tecnico di valore, a cui ho dato la delega al
bilancio. Giandalone è entrato in giunta come tecnico, Calogero Di Miceli come
politico, Cirò Schirò è il nuovo vice-sindaco». Inevitabile un serrato
dibattito, dove le opposizioni hanno fatto notare la contraddizione tra gli
annunci del sindaco, che aveva dichiarato di volere fare le “larghe intese”,
coinvolgendo tutte le forze di opposizione nel governo della città, in considerazione
dei gravissimi problemi da affrontare, e la nuova-vecchia giunta, espressione
di un centrodestra in affanno, che comunque vuole restare abbarbicato al
potere, costi quel che costi (alla città). Su Giandalone le opposizioni hanno annunciato la
presentazione di una mozione di sfiducia per la “distruzione” degli alberi di
via don Giovanni Colletto e per la sua incapacità a gestire i rifiuti e a far
partire la raccolta differenziata.
«Non si capisce in base a quale “miracolo”
Giandalone sia stato salvato, ma non c’è dubbio che merita di essere cacciato
via!», hanno sostenuto Dino Paternostro, Vincenzo Macaluso e Salvatore
Schillaci. Per Di Miceli è stato sottolineato: «Se i tecnici devono dimostrare
di possedere delle competenze, i politici sono esentati da tale obbligo?
Possono essere degli incompetenti?».
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Marcello Barbaro |
Diversa la condizione di Marcello Barbaro,
che già nel passato aveva svolto il ruolo di assessore al bilancio con l’allora
sindaco Nicolò Nicolosi. Adesso, da più di 5 anni, ricopre la carica di
presidente del Cidma (Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e il
Movimento Antimafia) e in tale veste ha una lite giudiziaria ancora in corso
col comune in merito alla modifica della statuto. È stato fatto notare che, avendo
in corso questa lite giudiziaria col comune come presidente del Cidma, Barbaro
è incompatibile con la carica di assessore (art. 10 L.R. 24.06.1986, n. 31 / Art.
12, punto 2) L.R. 26.08.1992, n. 7). Ma il neo-assessore ha fatto finta di
cadere dalle nuvole. «Domani mi
informerò con un legale e vedremo», ha replicato. «Lei col legale doveva
parlare prima, anche prima di rendere la dichiarazione falsa che non ricorrono
le ipotesi di incompatibilità previste dalle leggi». Si, incredibilmente,
Barbaro ha reso questa falsa dichiarazione che pubblichiamo in questa pagina, davanti
al segretario generale del comune di Corleone, d.ssa Sonia Acquado, per la
quale sarà inevitabile che ne risponda davanti all’autorità giudiziaria. E il
sindaco potrà far finta di niente e tenerlo in giunta?
1 commento:
Semplicemente umiliante!!
Al sindaco Lea Savona consiglierei di dimettersi e facilitare la creazione di un'amministrazione CORLEONESE, che si basi su larghe intese e con programmi atti a far RISORGERE veramente Corleone... e di questi ne sono stati presentati tanti alle ultime elezioni!
Un CORdialeonese saluto dalla Svizzera,
Leoluca Criscione
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