Giovanni Pepi |
E gli editori non l’hanno presa benissimo. Questo il
contenuto di risposta: ”Questo sciopero proclamato dal comitato di
redazione, che vede astenersi dal lavoro giornalisti e dirigenti e’ talmente
insensato da indurre gli Editori ad una ironia amara”. Cosi’ in una nota gli
Editori del Giornale di Sicilia sullo sciopero proclamato dal cdr della testata.
“Ringraziamo cdr, redattori e dirigenti per questo atto di forza che consente a
noi un giorno di risparmio nel disavanzo di bilancio permanente che subiamo
( l’ultimo bilancio si e’ chiuso con un passivo che supera i quattro milioni,
l’attuale si chiudera’ con una perdita che sfiorera’ i cinque, e siamo in
rosso, di anno anno, dal 2007) – aggiungono -. Non possiamo pero’ non
dispiacerci per i lettori che, sia pure in misura minore del passato (potendo
ormai avere on line gratis quello che noi possiamo offrire a pagamento),
vogliono ancora informarsi attraverso il nostro quotidiano”.
Il comunicato si chiude così: “A loro diciamo che
questa astensione dal lavoro e’ preoccupante perche’ esprime un atto di
ostilita’ del tutto immotivato. Avremmo dovuto sostituire con una assunzione
un cronista che si sarebbe assentato per soli dieci giorni, quando poteva
essere benissimo sostituito, senza aggravio di lavoro per nessuno, come i
dirigenti consultati dalla direzione hanno riconosciuto, da cronisti in
organico e collaboratori esterni che ogni giorno scrivono sugli stessi
argomenti di cui si occupa il giornalista assente. Peraltro si contesta con lo
sciopero una procedura sostitutiva largamente applicata in questi anni che ne’
questo Comitato di Redazione ne’ i precedenti avevano contestato”.
SiciliaInformazioni, 8 giugno 2013
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