Costituito a
Trapani un circolo di “Articolo 21, liberi di…” l’associazione nata il 27
febbraio 2002 che riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della
cultura e dello spettacolo; giornalisti, giuristi, economisti che si propongono
di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero
(oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome). A
coordinare l’attività dell’associazione sono i giornalisti Federico Orlando (presidente) e Giuseppe Giulietti (portavoce) e
l’avvocato Tommaso Fulfaro (Segretario).
Centinaia sono state le campagne promosse dall’associazione a partire dal 2002
attraverso il suo sito internet www.articolo21.org diretto fino al 2007
da Giorgio Santelli e successivamente
da Stefano Corradino. A
partire da quella contro l’editto bulgaro che allontanó Enzo Biagi, Michele
Santoro e Daniele Luttazzi dalla Rai.
Ma tanti sono stati negli anni a seguire
gli episodi, denunciati da Articolo21 di censura, intimidazione, mobbing,
di negazione dei diritti alla libertà di espressione subiti da
giornalisti, registi, autori, scrittori che talvolta hanno perfino pagato con
la vita il prezzo della libertà. Nel nostro Paese e all’estero. E poi le
campagne per l’illuminazione mediatica dei temi e dei soggetti sgraditi: la
sicurezza sul lavoro, le mafie, la pace, i beni comuni….Articolo21 nasce con lo
spirito di essere “rete delle reti” e quindi di mettere in comunicazione le
varie esperienze associative affini per sensibilità e temi trattati.
A Trapani per
il momento punto di riferimento del circolo che va prendendo forma sarà il
giornalista Rino Giacalone. Diverse sono le adesioni giunte dal mondo delle
professioni, del giornalismo, della scuola, dell’impegno sociale, dalla società
civile. A giorni si procederà con la convocazione di una riunione aperta anche
a coloro i quali non hanno ancora formalizzato l’adesione o comunque a tutti
coloro i quali possono ritenersi interessati alla creazione di quello che dovrà
essere uno spazio “di esperienza reale”, di ricerca, approfondimento, di
“partecipazione”, utilizzando affianco ai moderni sistemi di comunicazione e
interazione anche i momenti di incontro diretto. “Non a caso è stato scelto il
2 giugno quale giorno per ufficializzare la nascita del circolo – scrive il
giornalista Rino Giacalone – oggi, Festa della Repubblica, è il giorno che
sancì nel 1946 l’individuazione di un nuovo percorso democratico per il nostro
Paese, percorso che oggi è messo in pericolo dalle minacce che giungono a
valori importanti come sono per esempio quelli dell’uguaglianza dinanzi alla
legge, o ancora a quello sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione, la
Libertà di pensiero”. Il circolo trapanese si chiamerà “2
Giugno”, per rinsaldare un patto tra la cittadinanza trapanese e la Repubblica,
ridare rilevanza a storia, cultura, valori che hanno fatto grande il nostro
Paese, per omaggiare le vittime di ieri e dei nostri tempi che hanno
sacrificato la loro vita per non tradire mai il giuramento di fedeltà alle
Istituzioni, dinanzi all’assalto che soprattutto in questa terra trapanese è
stato registrato da parte delle mafie.“Qui
la mafia è tornata alle sue origini – annota il giornalista Rino Giacalone –
riprendendo la caratteristica della sommersione, qui la mafia ha avuto sempre
una connotazione borghese che oggi le è ancora più propria, non ci sono più
mafiosi con le coppole e le lupare, ma i nuovi mafiosi vestono la grisaglia e
fanno i manager. La mafia qui ha preso le armi quando ha avuto necessità di
risolvere contrasti interni e colpire i suoi nemici, magistrati, giudici,
investigatori, giornalisti, politici, guerre che l’hanno aiutata a infiltrarsi
nei settori sociali più diversi e consolidare quel silenzio che regna oggi
attorno a se che serve a far dire, ad alcuni con molta ipocrisia, che la mafia
non è esistita o se è esistita adesso è sconfitta. Tanti credono a simili
affermazioni, nel mentre il lavoro di ogni giorno di magistrati e
investigatori, o ancora quello di altri, donne e uomini della società civile,
ci dimostra che la mafia è più potente perché è addirittura in grado di
muoversi alla luce del sole e paradossalmente la si definisce sommersa sol
perché non sparge più sangue per le strade, ma la mafia e i mafiosi ci sono e
non perdono mai occasione per mandare i loro messaggi, direttamente o
indirettamente”.
In occasione di una
prossima riunione dei primi aderenti verrà definita la data di inaugurazione
ufficiale del nuovo circolo e il programma delle iniziative.
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