di Chiara
Billitteri
Da trentatré a venticinque milioni: i finanziamenti
sono stati ridotti di circa il 25 per cento, ma la Tabella H è ancora lì (QUI
IL DOCUMENTO COMPLETO), sempre approvata in piena notte, sempre
uguale l’elenco di enti, fondazioni e associazioni che si dividono il “magro”
bottino. Sì, perché i 25 milioni se li dovranno spartire in 137 tra
associazioni culturali, sportive, musei, centri di formazione o che operano
nel sociale, conservatori e tanto altro ancora.
Ma i nomi sono sempre gli stessi. Il Coppem (Comitato permanente per
il paternariato euromediterraneo) così come quasi tutti gli altri, c’è da
parecchi anni, ma quest’anno gli è andata peggio dell’anno scorso: da 690 mila
euro ottenuti con la scorsa finanziaria, ai 470 mila che gli sono toccati
quest’anno.Poi c’è la Fondazione Federico II, quella che gestisce le visite turistiche a Palazzo dei Normanni e nella Cappella Palatina, e che “diffonde la conoscenza dell’attività dell’Assemblea regionale e della Regione” tramite un quindicinale, “Cronache parlamentari”. Il direttore generale è Lelio Cusimano, “piazzato” lì su proposta dell’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, cui è molto cara la Fondazione. Sarà stato per merito suo che la Federico II quest’anno ha ottenuto 264 mila euro. E ancora, alla Fondazione Whitaker, che gestisce il patrimonio storico-artistico dell’Isola di Mozia e di Villa Malfitano, vanno 436 mila euro.
E dopo l’esperienza (finita male) da assessore della
giunta Crocetta, torna
anche lo scienziato Antonio Zichichi, fondatore dell’organizzazione scientifica
Ettore Majorana di Erice, alla quale sono stati destinati 200 mila euro.
E ancora: cari al Partito Democratico l’Istituto
Gramsci (111 mila
euro), il Pompeo Colajanni di Enna (che si prende 62 mila euro), il Centro
studi Pio La Torre (140 mila), 186 mila la Fondazione Buttitta (186 mila) e il
Museo Mandralisca di Cefalù, quello che rischiava di chiudere e per il quale i
dipendenti avevano deciso di lavorare gratis in attesa di tempi migliori. Per
la “prosecuzione delle attività”, sono stati stanziati 142 mila euro.
Poi c’è l’Autodromo di Pergusa, che il Movimento 5
Stelle ha definito “un mostro”, e che invece è stato difeso da Luisa Lantieri e
Nello Musumeci (la lista Musumeci, però, ha votato contro l’approvazione della
Tabella H). Il circuito automobilistico e motociclistico di Enna si prende 350
mila euro. E c’è anche quest’anno l’Accademia degli zelanti e dei dafnici, che
sta a cuore all’ex capogruppo autonomista, ora in maggioranza (Udc), Nicola
D’Agostino. All’accademia, il cui obbiettivo è una non meglio precisata
“diffusione della cultura”, (“la società ne ha bisogno”, si legge nel sito),
sono spettati 97 mila euro.
Infine non poteva mancare il contributo
all’associazione “Fiumara d’Arte”. L’hotel-museo dell’amico del governatore Crocetta,
Antonio Presti (che ha dedicato al presidente della Regione anche una stanza),
ha ottenuto 80 mila euro. Tantissime, poi, le associazioni che lavorano nel
sociale: dall’Unione italiana ciechi (che tra i fondi per il funzionamento
della stamperia braille e altri contributi prende circa 3 milioni), all’Ente
nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordomuti. C’è anche un
contributo (120 mila euro) per la Missione “Speranza e carità” di Biagio Conte,
e 420 mila euro a testa per l’associazione Telefono Arcobaleno per la lotta
alla pedofilia e per la fondazione Banco alimentare Onlus. Di contro, ci sono
anche quei 323 mila euro all’Istituto superiore di giornalismo, che da anni
ormai non forma più professionisti. Se ne sono accorti i grillini, che nel
corso della discussione in Aula hanno criticato questo e parecchi altri
contributi. Qualcuno, poi, è stato più esplicito: “Questa Tabella H fa schifo”,
ha detto qualcuno da Sala d’Ercole. Ma è andata anche per quest’anno,
nonostante gli impegni presi da Crocetta per eliminarla. Le promesse, adesso,
sono rimandate all’anno prossimo.
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