L'assessore Lucia Borsellino |
di Chiara Billitteri
Ricomincia da zero la procedura per
la selezione dei manager della sanità siciliana. Troppi dubbi in merito
ai criteri a punteggio, definiti dal comitato tecnico, che nel corso di un anno
hanno portato ad una grigia di 51 nomi ottenuti da un elenco di circa 800
candidati. La decisione dell’assessore è arrivata dopo il parere della
commissione Sanità dell’Ars e dell’ufficio legislativo e legale della
presidenza della Regione, richiesto proprio dall’assessorato cui fa capo la
Borsellino. Si dovrà ripartire, quindi, dalla prima scrematura: 659
candidati alla dirigenza generale di aziende e ospedali pubblici, che
verranno selezionati attraverso colloqui che “serviranno ad accertare il
profilo manageriale dei candidati”, ha spiegato l’assessore alla Sanità, e che
saranno fatti dalla commissione composta da Mrco Frey (professore alla
Sant’Anna di Pisa), Ernesto Morici (ex magistrato) e Fulvio Moirano (presidente
Agenas), che darà poi un giudizio.
I colloqui, però, non avranno valore
concorsuale, e dopo la prima selezione verrà seguito quanto definito
dall’avviso iniziale. L’intera procedura, compresi i criteri di selezione dei
candidati, comunque sarà oggetto di una delibera nella prossima giunta di
governo.
Ma il
discorso dell’assessore Borsellino in Aula ha sollevato qualche dubbio. Primo tra tutti quello del deputato regionale Pd
e componente della commissione Sanità dell’Ars Giuseppe Laccoto, che ha chiesto
un parere dell’Avvocatura dello Stato, in quanto organo terzo. “I colloqui – ha
spiegato Laccoto – così come previsti dal bando non possono determinare
l’idoneità o meno dei candidati. Dobbiamo fare tutto il possibile in questa
fase per metterci a riparo da eventuali ricorsi che potrebbero pregiudicare la
selezione”. Richiesta che è stata sostenuta anche dal presidente della
commissione Pippo Digiacomo e da Antonello Cracolici (Pd). Ma dal Pd, ed
in particolare da Fabrizio Ferrandelli, arriva anche l’auspicio che
l’Aula torni presto “ad occuparsi dei malati, più che delle nomine dei dirigenti
degli ospedali”.
Ma
l’assessore Borsellino, dall’altra parte, ha incassato anche consensi
bipartisan: dal Movimento 5 Stelle, al
Cantiere Popolare. Il grillino Stefano Zito ha dato all’assessore il plauso dei
5 Stelle, “perché la procedura seguita segue il principio di merito”, ma ha
anche intimato il governo di stare attento: “La politica – ha detto – deve
restare fuori dalla Sanità. Non commettete l’errore di piazzare persone vicine
ai partiti delle aziende sanitarie e ospedaliere”. Linea condivisa da Vincenzo
Vinciullo del Pdl e da Mimmo Turano dell’Udc, che ha definito “un errore
considerare i manager della sanità come incarichi di sottogoverno”.
SiciliaInformazioni, 28 maggio 2013
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