mercoledì, maggio 29, 2013

Manager sanità, tutto da rifare. Borsellino in aula all’Ars

L'assessore Lucia Borsellino
di Chiara Billitteri
Ricomincia da zero la procedura per la selezione dei manager della sanità siciliana. Troppi dubbi in merito ai criteri a punteggio, definiti dal comitato tecnico, che nel corso di un anno hanno portato ad una grigia di 51 nomi ottenuti da un elenco di circa 800 candidati. La decisione dell’assessore è arrivata dopo il parere della commissione Sanità dell’Ars e dell’ufficio legislativo e legale della presidenza della Regione, richiesto proprio dall’assessorato cui fa capo la Borsellino. Si dovrà ripartire, quindi, dalla prima scrematura: 659 candidati alla dirigenza generale di aziende e ospedali pubblici, che verranno selezionati attraverso colloqui che “serviranno ad accertare il profilo manageriale dei candidati”, ha spiegato l’assessore alla Sanità, e che saranno fatti dalla commissione composta da Mrco Frey (professore alla Sant’Anna di Pisa), Ernesto Morici (ex magistrato) e Fulvio Moirano (presidente Agenas), che darà poi un giudizio.
I colloqui, però, non avranno valore concorsuale, e dopo la prima selezione verrà seguito quanto definito dall’avviso iniziale. L’intera procedura, compresi i criteri di selezione dei candidati, comunque sarà oggetto di una delibera nella prossima giunta di governo.
Ma il discorso dell’assessore Borsellino in Aula ha sollevato qualche dubbio. Primo tra tutti quello del deputato regionale Pd e componente della commissione Sanità dell’Ars Giuseppe Laccoto, che ha chiesto un parere dell’Avvocatura dello Stato, in quanto organo terzo. “I colloqui – ha spiegato Laccoto – così come previsti dal bando non possono determinare l’idoneità o meno dei candidati. Dobbiamo fare tutto il possibile in questa fase per metterci a riparo da eventuali ricorsi che potrebbero pregiudicare la selezione”. Richiesta che è stata sostenuta anche dal presidente della commissione Pippo Digiacomo e da Antonello Cracolici (Pd). Ma dal Pd, ed in particolare da Fabrizio Ferrandelli, arriva anche l’auspicio che l’Aula torni presto “ad occuparsi dei malati, più che delle nomine dei dirigenti degli ospedali”.
Ma l’assessore Borsellino, dall’altra parte, ha incassato anche consensi bipartisan: dal Movimento 5 Stelle, al Cantiere Popolare. Il grillino Stefano Zito ha dato all’assessore il plauso dei 5 Stelle, “perché la procedura seguita segue il principio di merito”, ma ha anche intimato il governo di stare attento: “La politica – ha detto – deve restare fuori dalla Sanità. Non commettete l’errore di piazzare persone vicine ai partiti delle aziende sanitarie e ospedaliere”. Linea condivisa da Vincenzo Vinciullo del Pdl e da Mimmo Turano dell’Udc, che ha definito “un errore considerare i manager della sanità come incarichi di sottogoverno”.
SiciliaInformazioni, 28 maggio 2013


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