L'intervento di don Luigi Ciotti |
Ma con noi c'erano principalmente tante ragazze e ragazzi delle scuole di Corleone e d'Italia, che hanno voluto dire e gridare il loro "no" alla mafia e i loro "si" alla vita, all'amore, alla libertà, alla giustizia, al lavoro e allo sviluppo economico e sociale. A loro vogliamo rivolgere il nostro grazie. Ragazzi, non vi arrendete, continuate a battervi per un mondo migliore. Nonostante tutto, ne vale la pena.
Anche il
consiglio comunale di Corleone ha voluto fare la sua parte, ricordando le
vittime della strage di Capaci, dando il benvenuto agli studenti e agli altri
ospiti, ma sottolineando anche che senza servizi, senza lavoro e senza sviluppo
è sempre più difficile contrastare la mafia. Per questo ha voluto lanciare un
appello allo Stato - ripreso autorevolmente nel suo intervento dal palco
centrale anche da don Luigi Ciotti – affinché venga salvato il Punto Nascite
del nostro Presidio Ospedaliero, affinché non si chiuda il Tribunale, affinché
venga ammodernata la SS 118 Corleone-Marineo-Bolognetta e venga posta in
sicurezza la Strada Provinciale Corleone-San Cipirello-Partinico.
C'era,
infine, anche il nostro amico e compagno di tante lotte Giovanni Mercatante,
RSA Cgil dell'Ato rifiuti di Monreale, che protestava perché lui e i suoi
colleghi sono da quattro mesi senza stipendio. Lo Stato in tutte le sue
articolazioni non può essere credibile se condanna all'isolamento un'area
interna come il Corleonese, se ne indebolisce i servizi essenziali, se lascia
senza stipendio e nell'abbandono i lavoratori e le loro famiglie. No, non può
essere credibile e non può dare indicazioni di lotta contro la mafia. Per farlo
con autorevolezza deve essere capace di compiere fino in fondo il proprio
dovere. (dp)
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