Sono le novità della nuova guida "Pago chi non paga", presentata oggi dall'associazione a Palermo insieme con il prefetto Elisabetta Belgiorno, commissario antiracket. Appello del rettore per il bar antiracket
Sono oltre
ottocento gli imprenditori che hanno aderito alla campagna sul consumo critico
del comitato Addiopizzo, tra loro diverse imprese attente all'ambiente e al
turismo sostenibile. Sono le novità della nuova guida "Pago chi non
paga", presentata oggi dall'associazione a Palermo, alla presenza del
prefetto Elisabetta Belgiorno, commissario straordinario del governo per il
coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, del rettore Roberto
Lagalla, di Pina Maisano Grassi, del questore Nicola Zito.
"All'impegno di quei lucidi visionari che tappezzarono di adesivi contro
il pizzo la città di Palermo, il defunto capo della polizia Manganelli avrebbe
dato il suo appoggio e sarebbe stato qui adesso", ha detto il prefetto
Belgiorno, che ha criticato anche quanto ancora siano "troppo lunghi i
tempi per assicurare i benefici dovuti alle vittime del racket. Per fortuna
questa guida rappresenta la fiducia nello Stato".Per l'occasione il rettore Lagalla ha invitato i docenti, il personale tecnico-amministrativo e i rappresentanti degli studenti a dare un segno concreto di sostegno alle associazioni antiracket e agli imprenditori che hanno detto no al "pizzo".
Lagalla auspica che "i componenti della comunità accademica possano, a titolo individuale, rivolgersi nell'acquisizione di servizi a quegli esercenti che abbiano svolto un ruolo emblematico nel rifiuto del fenomeno estorsivo". In questo senso va l'invito, a margine della presentazione, ad andare al bar-pasticceria Marsicano, in via Umberto Solarino 15, vicino alla cittadella universitaria, per fare consumo critico ed esprimere il proprio sostegno al titolare dell'attività economica.
"Finalmente raggiungiamo il traguardo degli 800 operatori economici pizzo-free, una meta conseguita con l'impegno costante della nostra associazione - ha detto Chloe Tucciarelli, del comitato Addiopizzo - ma la soddisfazione più grande è scoprire che rispetto ai primi anni in cui abbiamo faticosamente cercato porta a porta i commercianti per spiegare loro cosa fosse il consumo critico, ora sono gli stessi esercenti a cercare l'associazione Addiopizzo per schierarsi contro il racket". Una parte degli oltre 800 esercenti che hanno detto no al pizzo saranno a Palermo, alla ottava edizione della Fiera del consumo critico al Giardino inglese, dal 17 al 19 maggio.
(04 maggio
2013)
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