Tonino Russo (Flai) all'assemblea dei forestali di Corleone di martedì sera |
I sindacati
contestano anche la delibera 117 approvata a marzo dal governo che prevede che
le giornate di lavoro svolte presso privati o presso altri enti vengano
sottratte dal monte ore che spetta ai forestali. «Questo significa che i
lavoratori non hanno possibilità di andare in altri posti e di
sommare le giornate e oltretutto
questo incrementa il lavoro nero», aggiunge Russo. I sindacati dicono basta alla
«precarizzazione» del lavoro forestale e chiedono il rispetto dei contratti di lavoro e la
tutela del patrimonio ambientale siciliano. Saranno effettuati volantinaggi
nelle piazze dei comuni, nei parchi e nelle aree attrezzate, si svolgeranno
assemblee dei lavoratori in tutti i comuni della provincia di Palermo dove c’è
una forte concentrazione di lavoratori forestali. A partire dal 22 aprile, in
concomitanza con la discussione all’Ars della finanziaria, si svolgeranno
manifestazioni e sit-in di protesta davanti alla presidenza della Regione, dove
parteciperanno i lavoratori di tutte le province siciliane.
Il livello di
esasperazione dei lavoratori - denunciano i sindacati - è alto.
I ritardi nei pagamenti, la mancanza di progetti, l’incertezza dei
finanziamenti, il vuoto contrattuale, la messa in discussione di accordi
esistenti, la violazione dei diritti, la carenza di una interlocuzione
politica: tutti questi motivi, chiedono i sindacati, non possono essere
sottovalutati. Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil chiedono il rispetto dell’accordo
del 2009, il reperimento nel bilancio 2013 delle poste finanziarie occorrenti, l’istituzione
di una cabina di regia che monitorizzi le risorse disponibili da destinare alla
salvaguardia dell’ambiente, il pagamento degli arretrati contrattuali,
l’istituzione di un capitolo unico per i lavoratori a tempo indeterminato.
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