Rosario Crocetta |
Dire che il doppio voto di genere aumenta e favorisce il controllo del voto, è un argomento strumentale, usato da chi è totalmente disinteressato a fare una politica di promozione favorendo l’inserimento delle donne all’interno delle istituzioni. Perché già con la preferenza unica nelle elezioni amministrative, il sistema della preferenza unica, consente una facile individuazione dell’elettore. Esempio: candidato Giuseppe Rossi detto Peppe. Possibili espressioni di voto: 1) Peppe, 2) Peppe Rossi, 3) Rossi, 4) Giuseppe Rossi, 5) Rossi Giuseppe, 6) G. Rossi, 7) Rossi G. Come si vede, sono già individuabili 7 possibili modi di esprimere il voto a “Rossi”. Se il candidato Rossi ha diverse famiglie da cui si aspetta il voto, ognuna di esse vota in un modo diverso rendendo il voto di preferenza riconoscibile. Dire dunque che il doppio voto di genere favorisce il controllo del voto è solo la dichiarazione ingenua di chi non conosce il sistema elettorale, oppure la strumentale cretinata di chi si vuole opporre al rinnovamento della classe dirigente nei consigli comunali. Il voto di preferenza potrà divenire incontrollabile, soltanto se si passa al voto elettronico, cosa che rientra nei programmi del governo e si riduce, nel caso di sezioni di spoglio unificate, nelle quali non è possibile evincere la sezione presso la quale è stato espresso il voto. Ma l'unico vero sistema resta quello del voto elettronico. In questo quadro, il governo lavorerà per introdurre il sistema, ma per favore basta con le cretinate contro il doppio voto di genere, che fa diventare anche in questo caso la Sicilia un modello per il Paese, senza bisogno di fare traversate a nuoto dello Stretto”.
Nessun commento:
Posta un commento