L'attore Luca Zingaretti |
La serie di maggior succcesso di Raiuno torna da lunedì con quattro nuovi
episodi e un commissario più disinibito. Zingaretti: "Ma non c'è nessuna
crisi di mezza età"
ROMA - Stavolta Salvo Montalbano ci casca. E cede alla bellezza
inevitabile di Angelica, interpretata da Margareth Madè. D’altronde è
impensabile che nell’epoca del post bunga bunga un uomo di mezza età resista
alle continue avances di una donna sensuale, disposta a infilarsi nel suo letto
a ogni costo. Sorride Luca Zingaretti: “Nel tempo il Commissario si è
trasformato: Andrea Camilleri l’ha fatto diventare un po’ più birichino con
queste presenze femminili, scatenando il disappunto delle telespettatrici. Una
sorta di affermazione del maschio Alfa”.
Sarà forse la crisi di mezza età, che inevitabilmente coglie anche il
Commissario più amato d’Italia? “Non capisco perché quando un uomo mette la
corna si debba sempre parlare di crisi di mezza età - sorride l’attore – E
comunque vorrei ricordare che il mio personaggio, Montalbano, ha almeno
vent’anni di più di me”.I quattro nuovi film, al via lunedì in prima serata su Raiuno, sono tratti dai racconti di Camilleri “Il sorriso di Angelica”, “Il gioco degli specchi”, “Una voce di notte” e “Una lama di luce” e portano ancora la firma del regista Alberto Sironi.
Oltre a un Commissario più disinibito, in uno degli episodi c’è anche la storia di un politico corrotto, altro inevitabile richiamo alla realtà che ci circonda?
“I grandi giallisti raccontano il tempo in cui le storie sono ambientate, ovvero il momento storico del Paese – spiega Zingaretti – Le costanti dei racconti di Camilleri sono i personaggi che poi si misurano in situazioni sempre nuove. In questo momento la cronaca politica è importante, sembra di esser tornati al 1992, è normale che uno scrittore si imbatta in una storia in cui il protagonista è un politico corrotto”. Il successo chiamato Montalbano, prodotto dalla Palomar di Carlo degli Esposti, supera l’italico confine e conquista anche la scettica Inghilterra, solitamente restìa a trasmettere sulla sua tv prodotti dal sapore nostrano. “Montalbano è stato venduto in 65 Paesi del mondo, Giappone e Stati Uniti compresi – sottolinea il direttore di Raifiction Tinni Andreatta – E’ riuscito a conquistare persino l’Inghilterra, dove andrà in onda su Bbc 4 riuscendo così a superare quella sorta di pregiudizio anglosassone rispetto alle produzioni italiane”.
Ma che immagine offre del nostro Paese?
“Capisco che ci riesce difficile capire che l’Italia possa essere percepito come un bel posto in cui vivere, ma all’estero è così – dice Zingaretti - Montalbano offre l’immagine di posto dove la vita va a una velocità lenta, già questo è seducente per me che vivo a Roma, figuriamoci per uno che vive a Tokyo”. A introdurre ciascuno dei quattro film, ogni lunedì sera, sarà lo stesso Andrea Camilleri. “Prima di ogni puntata – spiega il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone – Camilleri presenterà la storia che ha scritto come si usava una volta. Avere lo scrittore che in una manciata di minuti ci dà il suo punto di vista sulla storia, sarà una bella sorpresa”. Ovviamente nella prossima stagione estiva il Commissario tornerà a fare compagnia al pubblico con le solite repliche, un argomento spinoso che Zingaretti liquida così: “A suo tempo ho avuto diversi malumori per queste continue repliche, non mi facevano piacere, non lo nascondo. Volevo fare solo quattro episodi ogni due anni, ma poi la strategia aziendale della Rai continuava a cambiare e trasmettere repliche. Pensavo che avrebbero usurato il prodotto, ma non è stato così, anzi, lo hanno fatto apprezzare ancora di più, ottenendo ogni volta ascolti incredibili”. Ma dopo l’estate, Montalbano sparirà dal palinsesto di Raiuno per almeno un anno. “E’ un prodotto anziano – sorride il produttore – E va fatto riposare”. Anche perché nel gennaio 2014 tornerà su Raiuno il giovane Montalbano con la seconda serie interpretata ancora da Michele Riondino. Nel cast di Montalbano tornano Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Davide Lo Verde, Marcello Perracchio, Roberto Nobile e Lina Perned.
Nella prima puntata Margareth Madè è la seducente Angelica.
“Un personaggio letterario tratto dall’Orlando Furioso – spiega l’attrice siciliana – Una donna che tenta di sedurre Montalbano, sempre un po’ rigido, anche se dietro alla sua apparente durezza c’è un uomo che si lascia sedurre”.
Sarà per questo che l’uomo Montalbano, al di là delle indagini da commissario, piace così tanto?
“Chi di noi sarebbe disposto a sabotare la propria carriera ed essere considerato uno sfigato pur di restare in un commissariato dove è costretto a vivere con un tipo come Catarella? – conclude Zingaretti - Montalbano è felice così, se ne frega di tutto, per questo è un vincente: uno a cui gli uomini vorrebbero somigliare e che le donne vorrebbero avere accanto”.
*Articolo pubblicato sull'edizione odierna del quotidiano La Sicilia
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