domenica, aprile 07, 2013

Maria Falcone agli studenti di Corleone: "Il messaggio di Giovanni è sempre attuale"

Giovanni Falcone
Ieri mattina, gli studenti del liceo “Colletto” e gli alunni della scuola media “Vasi” di Corleone hanno vissuto una bella esperienza di educazione alla legalità con un’ospite d’eccezione, Maria Falcone, che ha parlato loro della straordinaria “avventura” del fratello Giovanni. «Falcone - ha detto - viene ricordato come un magistrato antimafia, ma lui invece voleva che si mettesse in primo piano il suo essere cittadino e magistrato che credeva nella repubblica e nella democrazia». L’incontro è stato organizzato nell’aula magna del liceo dalla Fondazione Falcone e da Unicredit per discutere dei temi della legalità e della formazione economica e finanziaria. Insieme a Maria Falcone, infatti, è intervenuto Vincenzo Tumminello, responsabile del settore pubblico e dei rapporti col territorio Sicilia di UniCredit, che ha comunicato la donazione da parte della banca di 15 personal computer, destinati al Liceo e alla Scuola media di Corleone.
«Comprendere correttamente gli argomenti di banca e finanza – ha detto Tumminello -consente di saper pianificare, di conoscere le modalità per aprire una piccola impresa ed evitare comportamenti che possono alimentare forme illegali di accesso al credito». Maria Falcone, che ha ricordato ai presenti, di avere avi corleonesi (la madre si chiamava Luisa Bentivegna), ha introdotto un bel video, realizzato da Rai Educational con le musiche del maestro Nicola Piovani, che i ragazzi hanno seguito con molta attenzione.
Il verbale delle dichiarazioni di Buscetta
Ha poi spiegato agli studenti il ruolo di precursore nella lotta alla mafia svolto da Giovanni Falcone: «Nei primi anni '80, la parola mafia al tribunale di Palermo non veniva quasi pronunciata. Raccontava Giovanni che un giorno un suo collega gli disse: “Ma tu credi che esista davvero questa mafia?”. Giovanni Falcone incastrò il mafioso Rosario Spatola investigando sui flussi di denaro in un'epoca in cui nessuno lo faceva. Fu l'operazione "Pizza connection", molto apprezzata dagli americani, che forse amano Giovanni Falcone più degli italiani. Il verbale della prima deposizione di Buscetta è stato scritto tutto a mano da Giovanni, per evitare che la notizia del suo pentimento diventasse di dominio pubblico». «Il risultato più importante della sua attività, all’interno del pool antimafia di Palermo, guidato da Rocco Chinnici prima e da Antonino Caponnetto dopo,  fu la condanna di circa 400 mafiosi nel famoso maxiprocesso». Ma la mafia non dimentica. «Giovanni sapeva che sarebbe finita così, Buscetta glielo aveva predetto», ha commentato Maria Falcone. E il 23 maggio 1992 fu assassinato, insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta, in quella che viene ricordata come la strage di Capaci. La sorella del giudice ha voluto concludere con una frase che è un po’ il testamento ideale di Giovanni Falcone: «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini». A cui ha aggiunto la risposta che Giovanni Falcone dava ai suoi nipoti che gli chiedevano «cosa possiamo fare noi contro la mafia?»: «Fate solo e semplicemente il vostro dovere».
Dino Paternostro


Aforismi di Giovanni Falcone











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