martedì, aprile 02, 2013

LA LETTERA. A Poggio Rusco (Mn) il sindaco denuncia un cittadino "reo" di pretendere trasparenza al comune

Giovanni Perrino
Egregio Direttore, Le sarò grato se vorrà pubblicare la seguente lettera nella rubrica dedicata. Essa riguarda una denuncia di violazione dell’art. 340/81 del C.P. (1) fatta dal Sindaco di Poggio Rusco nei confronti di un cittadino, reo di inviare troppe lettere con richieste di chiarimenti al Comune. In qualità di capogruppo consiliare e co-destinatario di molte lettere, ritengo utile la seguente nota della cui attenzione le sono molto grato, con i saluti più cordiali.
Giovanni Perrino

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Apprendo con stupore di una denuncia presentata dal Sindaco di Poggio Rusco nei confronti di un cittadino reo, a quanto pare, di aver  violato con ripetute missive l’Art.340/81 del Codice Penale turbando la regolarità operativa del comunemente detto Ufficio Tecnico.
In qualità di Capogruppo della Lista Civica “ Impegno Comune” devo dire di essere anch’io , per conoscenza, fra i destinatari delle richieste che il Geom. G. Borsari da tempo rivolge, inascoltato, al Comune per fare chiarezza su costose opere  pubbliche dagli esiti a dir poco insoddisfacenti.
Il Geom. Borsari, noto e apprezzato ex tecnico comunale, confortato dalle promesse del Sindaco di un maggiore impegno per la trasparenza e la legalità nelle opere pubbliche, da tempo chiede di conoscere gli atti relativi ad alcune opere male eseguite e con evidenti irregolarità.
Tali richieste sono indirizzate in copia allo scrivente che, laddove il Gruppo consiliare ritiene necessario intervenire, sollecita i provvedimenti nell’interesse del Comune stesso e delle sue disastrate finanze.
Bisogna dare atto che ad oggi, grazie a tale impegno,  il Comune ha interessato i suoi legali per le necessarie azioni risarcitorie riguardanti tre importanti opere mal realizzate:
1 - Il piazzale antistante il teatro rifatto dopo pochi mesi con 36.000 euro di pubblico denaro.
2 - L’ormai famosa ciclopedonale di Quattrocase, ammalorata e impraticabile dopo pochi mesi dalla realizzazione.
3 - La Via Matteotti, salotto buono del paese, realizzato di recente in pietra di luserna che il Comune è costretto a  rattoppare  in modo penoso con uno strato di bitume.
Solo per tali motivi bisognerebbe dar plauso al Geom. Borsari per aver con dovizia di dati segnalato le inadempienze rilevate ed al Gruppo Consiliare di Impegno Comune per aver sorretto e posto l’attenzione sulla necessità di una cura maggiore nell’assegnazione degli appalti e nella nomina dei Direttori dei lavori. Del resto è diritto-dovere dei consiglieri l’accesso agli atti mentre la legge assicura ai cittadini che chiedono per iscritto il diritto di risposta  entro termini ben precisati (Capo V della L.241/92 e quanto modificato dalla L. n. 15/05).
L’operato del Geom. Borsari è degno del rispetto che si deve a quanti si scandalizzano per la pessima esecuzione a Poggio Rusco di numerose e costose opere pubbliche. Se sono ormai più di una le azioni legali che il Comune ha intentato per tutelarsi e recuperare i danni, perché non dare a Cesare ciò che è di Cesare?
Nessun cittadino in una democrazia merita di essere additato come  disturbatore degli uffici comunali né è degno di chi amministra dare segni di ingiustificabile vittimismo né, ancor meno, usare asprezza di toni e fastidio per ogni cenno di critica.
L’attuale Dirigente dell’Ufficio Tecnico è persona degna di considerazione e rispetto, nessuno degli attuali amministratori sono oggetto di  sospetti, in ogni comune appare normale che l’Amministrazione si tuteli e controlli l’operato di chi è chiamato a controllare l’esecuzione delle opere secondo il capitolato e nel rispetto delle leggi vigenti. I cittadini si chiedono perché a Poggio Rusco tutto ciò, invece di essere apprezzato e normale, esasperi in tal modo gli animi di coloro che sono chiamati a difendere gli interessi della collettività”.
Giovanni Perrino
Capogruppo Consiliare della Lista Civica “ Impegno Comune”

(1)    Art. 340 del Codice Penale: “Chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno.
I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni”.
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Poggio Rusco, nei guai per ostruzionismo.

Egr. Signor Direttore, Le chiedo cortesemente di pubblicare alla pagina "LETTERE & OPINIONI" il testo di seguito riportato. Grazie Distinti Saluti e buona Pasqua. Carlo Borsari Via A.Vivaldi, 36 46025 Poggio Rusco (MN) tel. 338-1363522.

Mi riferisco all'articolo pubblicato su questo quotidiano il 30 marzo dal titolo " Troppe lettere al Comune; nei guai per ostruzionismo". Non credo di fare la fine di Socrate e non penso nemmeno di essere odiato dai miei Concittadini. Come Cittadino e Contribuente, mi sono sempre mosso in un'ottica conoscitiva e di fattiva collaborazione con il Comune di Poggio Rusco, sulla scorta del mio passato di Geometra per 27 anni come Tecnico Comunale. Non credo che il mio comportamento sia tale da essere denunciato come un reato penale. Molte mie lettere sono rimaste inevase, per cui il Personale dell'Ufficio Tecnico Comunale avrà perso il solo tempo per "cestnarle". I chiarimenti richiesti e le segnalazioni di anomalie, hanno riguardato molti interventi quali la pista ciclopedonale di Via Quattrocase, riqualificazione di un tratto della Via Matteotti, riqualificazione di molte strade interne al Capoluogo, fra le quali quelle del quartiere Mai ed il piano di recupero "Tagliaferro". L'istanza del 27 dicembre scorso per un sopralluogo in mia presenza ai lavori eseguiti recentemente nel quartiere Mai progettati e diretti dall'Arch. Mario Berni, mi è stata rifiutata. Le mie richieste non sono "complicate" come asserito dal Sindaco e riportato virgolettato nell'articolo di cui sopra. Per rendermi utile ho pure inoltrato istanza scritta al Sindaco, per essere nominato rappresentante del quartiere Mai, dove abito, Tagliaferro e Cantone. Istanza alla quale non mi ha mai riscontrato. Come pure a quella di poter accedere alla scuola elementare, dopo il sisma del maggio scorso. Da parte mia nessun "mix di curiosità e pignoleria fuori dal comune". Con racc. a/r del 24.11.2012 n. 13543 di prot., sono stato invitato dal Responsabile Area Tecnica che "qualora sia espresso un provvedimento di rifiuto, limitazione o differimento o sia inutilmente trascorso il termine di 30 gg. dalla data di richiesta di accesso formale, è possibile chiedere al Difensore Civico Regionale il riesame del diniego oppure presentare ricorso al T.A.R. Lombardia". A questa nota ho riscontrato il 15.12.2012 precisando che non credo debba ricorrere al Difensore Civico o al T.A.R della Lombardia. In tutte queste vicende, che mi hanno molto amareggiato, come precisato nella mia lettera del 02 marzo scorso indirizzata al Sindaco e per conoscenza al Capogruppo Consigliare "Impegno Comune", mi sono sempre mosso in un'ottica di collaborazione con l'Amministrazione Comunale, di cui il Sindaco è il maggiore Rappresentante e che non ho motivo "per controllare in modo generalizzato sull'operato dell'Ente" come mi è stato contestato con la nota del 24.11.2012 richiamata sopra. I miei rilievi hanno riguardato lavori eseguiti in questi ultimi anni dal Comune e sono sotto gli occhi di tutti i miei Concittadini. Non ho nulla da rimproverarmi in quanto ho sempre rispettato tutto e tutti. Se qualcuno pensa di avermi intimorito si sbaglia ed andrò a testa alta a rispondere in Tribunale. Non credo assolutamente di aver "pestato" i piedi a qualcuno, ma forse infastidito.
G. Carlo Borsari 

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