Giorgio Napolitano |
Giorgio Napolitano è il “nuovo”
Presidente della Repubblica. Succede a se
stesso in uno storico secondo mandato mai verificatosi
nella storia della Repubblica. Una scelta “difficoltosa” per le sue modalità ma
che trova ampio consenso nella società civile che ne ha apprezzato l’alto
profilo umano e istituzionale in questi sette anni. Un settennato ricco di un
rapporto profondo e intenso con la Sicilia. Cinque le visite siciliane del
Presidente. La prima, nel giugno del 2007, in occasione della cerimonia in
ricordo delle vittime della mafia al Giardino della Memoria di Ciaculli.
Manifestazione promossa, tra le altre organizzazioni, anche dal Centro Pio La
Torre con il quale Napolitano ha mantenuto un rapporto di viva cordialità e
partecipazione alle iniziative.
Dall’inaugurazione del portale antimafia
dedicato a La Torre presentato a Roma lo scorso 12 aprile, alla medaglia con la
quale nel 2010 è stato premiato il Progetto Educativo antimafia promosso dal Centro
per l’”ampia iniziativa di formazione civile”, Napolitano non ha mai mancato di
far pervenire la sua vicinanza alle attività culturali del Centro dedicato ad
una figura come La Torre, compagno di partito e “straordinario esempio di
appassionato impegno istituzionale e civile rivolto ad aggredire la potenza
economica e finanziaria della criminalità organizzata”, come ricordato dallo stesso
Napolitano.
Centro che
ha avuto l’onore, il 22 maggio 2009 di essere ricevuto privatamente, a Villa
Igea, durante la seconda visita siciliana di Napolitano. Occasione nella quale
fu donata al Presidente copia dell’atto unico “Pio La Torre, orgoglio di
Sicilia”, scritta da Vincenzo Consolo. Non solo il capoluogo, anche Trapani,
Marsala, Salemi, Calatafimi, tra le tappe siciliane di Napolitano, tornato per
la terza volta nel maggio del 2010 per celebrare il 150° anniversario dello
sbarco dei Mille. Quarta
visita nel settembre del 2011 a Palermo, all’Università di Palermo e
all’Istituto di Storia Patria. Rappresentativa l’ultima, finora, visita in
terra siciliana, in occasione dei funerali di Stato di Placido Rizzotto a
Corleone, celebrati lo scorso 24 maggio. Ma il rapporto con la Sicilia è un
rapporto radicato nel tempo. Molte le occasioni in cui il futuro Capo dello
Stato incontrò per esempio Danilo Dolci, ricordato qualche anno dopo come “un
uomo le cui idee conservano una straordinaria attualità, incitando le giovani generazioni
a seguirne l'esempio. Ebbi in anni lontani più volte occasione di incontrarlo e
di dialogare con lui”, apprezzandone “la consapevolezza che la piena e concreta
attuazione dei principi fondamentali posti alla base delle nostre istituzioni
passa attraverso il coinvolgimento, in prima persona, di tutti i cittadini”. Ma
dalla Sicilia non solo buone notizie. "Una campagna violenta e
irresponsabile", disse quando Loris D'Ambrosio, uno dei suoi più stretti
consiglieri morì per un infarto. Era stato intercettato mentre parlava con l'ex
presidente del Senato, Nicola Mancino, imputato dalla procura di Palermo.
Intercettazioni arrivate fino allo stesso Napolitano che a quel punto decise di
aprire un inedito conflitto di attribuzione - poi vinto - contro i giudici di
Palermo".
Nuovo
incarico dunque per Napolitano, e pensare che il Presidente aveva già ritenuto
conclusa la sua esperienza politica, con la volontà di dedicarsi alla famiglia
e al riposo, magari con qualche puntata nella tanto amata isola di Stromboli
nella quale il Capo dello Stato ama trascorrere le sue vacanze estive. Tutti a
Stromboli ricordano la sua vecchia sedia popolare pieghevole da appoggiare in
riva al mare per la moglie Clio. Oggi più che mai. Il parroco Luciano D'Arrigo,
allo scoccare dei 500 voti, ha suonato a festa le campane della chiesa di San
Vincenzo. Felici il sindaco Marco Giorgianni e il presidente della
circoscrizione Carlo Lanza che ricordano le «battaglie» del «cittadino
illustre» per il mantenimento della linea per Napoli con il traghetto della Siremar,
utilizzato anche da Napolitano per raggiungere la vulcanica isola eoliana, e
per evitare la chiusura del punto nascita dell'ospedale di Lipari. «Noi siamo
contentissimi per la rielezione
di Napolitano», ha detto il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, che ha già
inviato un messaggio di auguri e congratulazioni. «Oltre che per il fatto - ha
affermato Giorgianni - che rappresenta un elemento di continuità e unica
possibilità per superare un momento di difficoltà evidente, anche perché rappresenta
per le nostre isole una opportunità, visto il suo attaccamento per le Eolie e
in particolare per Stromboli». Bentornato Presidente
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