Al Sindaco di Corleone Lea Savona
Al Presidente del Consiglio Stefano Gambino
Al presidente dell’Unione dei Comuni Mario Lanza
Il Comune di Corleone sta
subendo, a causa dei tagli, la cancellazione di una moltitudine di servizi che
rendevano questo territorio, di per sé isolato, autosufficiente. Sappiamo
benissimo che il Ministero della Giustizia ha soppresso la sezione distaccata
di Corleone del Tribunale di Termini Imerese e il giudice di pace. Ciò
provocherà enormi disagi alle popolazioni dell’entroterra della Provincia di
Palermo. Sarebbe stato opportuno, visto la storia e la simbologia di questa
città e visto l’isolamento e le distanze, che si fosse attuata una deroga per
il tribunale di Corleone, ma così non è stato.
Il Ministero, in seguito, con la
“Nota d’istruzioni per il mantenimento degli uffici del giudice di pace con
oneri a carico degli enti locali”, pubblicato nel bollettino ufficiale n. 4 del
28/02/2013, prevede che entro il 29 aprile 2013 gli enti locali, anche
consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del
giudice di pace soppressi, facendosi integralmente carico delle spese di
funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi,
nonché del fabbisogno del personale amministrativo. Visto che i locali della
sezione distaccata sono stati realizzati da pochi anni e sono disponibili, visto
che il Comune di Corleone ha molti dipendenti pubblici, chiediamo al Comune e
all’Unione dei Comuni del Corleonese di presentare, l’uno o l’altro o
congiuntamente, tale richiesta affinché continui a sussistere nel corleonese
questo presidio di legalità e giustizia. Pensiamo che l’onere economico sia
sostenibile se si pensa che il resto dell’immobile possa esser utilizzato per
risparmiare degli affitti che il Comune attualmente paga.
Corleone 23/04/2013
Il direttivo di "Corleone Dialogos"
Cosimo Lo Sciuto
Giuseppe Crapisi
Vittorio Lanza
Fabio Piazza
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