Dopo il drammatico terremoto del 1908 che ha colpito
la città di Messina con la distruzione, tra l’altro, di numerose Chiese
ortodosse, alcune Icone bizantine furono trasferite in Grecia. Oggi le Icone di
provenienza messinese sono ospitate nel Museo Bizantino e Cristiano di Atene in
una splendida e moderna sede a pochi metri dal Parlamento greco. Per la prima
volta, dopo il 1908, le Icone bizantine di provenienza messinese ritornano, per
alcuni mesi, in Italia. Si tratta di 41 Icone, alcune bifacciali, risalenti al
periodo compreso tra il XIV ed il XIX secolo; tali icone saranno esposte presso
il Museo Interregionale “Maria Accascina“ di Messina, insieme a 9 icone di
proprietà dello stesso Museo ed a 16 preziosi manoscritti del periodo compreso
tra il X ed il XVI secolo, messi a disposizione dalla Biblioteca Regionale
Universitaria “Giacomo Longo” di Messina. “Tra i perché di questa mostra di
icone bizantine, ha dichiarato il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana
e della Fondazione Federico II, On. Giovanni Ardizzone, rientra anche il
rapporto tra la cultura greca e bizantina, da un lato e, dall’altro, una
Sicilia acquisita alla guida illuminata dei re Normanni.
Nella complessa realtà
multietnica della Sicilia medievale i Normanni, con l’appoggio della Chiesa
romana, vollero infatti tutelare i princìpi della cultura bizantina e di quel
modello di potere che l’Impero romano-bizantino – di cui la comunità grecofona
era portavoce – continuava ad esercitare”.
Dopo l’inaugurazione, la mostra “Immagine e scrittura.
Presenza Greca a Messina dal Medioevo all’età Moderna”, sarà accessibile al
pubblico, presso il Museo “Maria Accascina” di Messina, a partire da domenica
24 marzo a domenica 26 maggio. Il Museo è accessibile da martedì a sabato dalle
ore 9,00 alle ore 19,00 e la domenica dalle ore 9,00 alle 13,00. Il lunedì è
chiuso.
Il costo del biglietto è di € 3,00; ridotto € 1,50 e
residenti € 1,00; biglietto omaggio ex D.M. 20 aprile 2006 n. 239. Dal mese di
giugno e per circa due mesi la mostra sarà ospitata presso le Sale duca di
Montalto del Palazzo Reale di Palermo.
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