Il prossimo 2 aprile segnerà il 28° anniversario della strage
mafiosa di Pizzolungo che causò la morte di Barbara Rizzo Asta e dei suoi due figli, i
gemellini Salvatore e Giuseppe di 6 anni. Sarà il momento per rinnovare la
nostra vicinanza, solidarietà e sostegno all’amica Margherita Asta,
speriamo assieme a quanti più cittadini possibili e grazie all’impegno
organizzativo del Comune di Erice e del suo sindaco Giacomo Tranchida. Il boato determinato dall’esplosione
di quell’autobomba destinata ad uccidere un magistrato in servizio alla Procura
di Trapani, il pubblico ministero dott. Carlo Palermo, riteniamo non si
sia ancora esaurito nei suoi effetti devastanti. Il tritolo mafioso ha ucciso
tre giovani vite, ne ha minato altre, il magistrato, i suoi agenti di scorta,
ma ha anche determinato un forte segnale di intimidazione all’intera società
civile trapanese che ancora oggi stenta ad abbandonare comportamenti troppo
remissivi nei confronti della preponderante presenza della mafia nel tessuto
sociale e civile.
Dinanzi a quei morti stritolati dal tritolo autorevoli politici dicevano che la mafia non esisteva, oggi dinanzi al cosiddetto fenomeno della mafia sommersa gli stessi autorevoli politici ci dicono che la mafia non esiste o è stata sconfitta, a dispetto di arresti, condanne e ingenti sequestri e confische di beni che dimostrano semmai una vitalità presente e magari anche più raffinata dell’organizzazione criminale e mafiosa.
Dinanzi a quei morti stritolati dal tritolo autorevoli politici dicevano che la mafia non esisteva, oggi dinanzi al cosiddetto fenomeno della mafia sommersa gli stessi autorevoli politici ci dicono che la mafia non esiste o è stata sconfitta, a dispetto di arresti, condanne e ingenti sequestri e confische di beni che dimostrano semmai una vitalità presente e magari anche più raffinata dell’organizzazione criminale e mafiosa.
Certamente rispetto a quegli anni 80 segnati dalla barbarie
mafiosa anche nel trapanese, tanto è cambiato, oggi c’è un pezzo di società che dimostra di
volere essere davvero civile e che usa la memoria per animare il più
intelligente degli impegni contro le mafie, la malapolitica, la corruzione, le
connivenze e le collusioni, il 2 aprile per Noi di Libera Trapani
rappresenta non solo il momento del ricordo ma anche una giornata in cui fare
un bilancio e ripartire nel lavoro in mezzo ai giovani, con gli adulti, donne e
uomini, che desiderano vivere in una società realmente libera e democratica.
Anche quest’anno faremo ciò e partecipiamo con questo intento alle
manifestazioni del “Non ti scordar di me” indette dal Comune di Erice e
che hanno visto già un primo alto momento lo scorso 21 marzo con la
intitolazione dell’aula bunker del carcere di Trapani all’agente penitenziario Giuseppe
Montalto ucciso dalla mafia il 23 dicembre del 1995.
Prossimo appuntamento il 2 aprile alle 10 presso la stele di
Pizzolungo che, posta dal marito e dal padre delle vittime, Nunzio Asta,
ricorda il sacrificio di Barbara, Salvatore e Giuseppe che noi vorremmo non
essere morti invano. Sarà un momento di ricordo e per rinnovare l’impegno
grazie alla presenza di don Luigi Ciotti presidente nazionale di Libera.
Il
2 aprile a Pizzolungo sarà presente la Carovana
Internazionale Antimafia che da qualche giorno ha
cominciato il suo viaggio collegando La Tunisia all’Europa. Esiste una precisa
compatibilità tra le manifestazioni del “Non ti scordar di me” e la “Carovana
Antimafia”, promossa da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in
collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e La Ligue de l’Enseignement. La Carovana partirà sabato
30 marzo da Tunisi, e dopo aver partecipato alla manifestazione conclusiva
del Forum Sociale Mondiale i due furgoni della Carovana si imbarcheranno su un
traghetto che li porterà in Sicilia, a Trapani, e da lì nelle altre regioni
italiane. Saranno circa 70 tappe di un viaggio che durerà 69 giorni. Ci
sarà poi una seconda parte di Carovana che, dal 3 al 10 ottobre, raggiungerà,
le città francesi di Marsiglia, Nizza, Tolone, Nimes e Bastia.
Se
la “Carovana Internazionale antimafia” ha scelto come tema quello dei costi
sociali prodotti dall’illegalità economica, in particolare da mafie, corruzione
ed evasione fiscale, che ogni anno sottraggono circa 500 miliardi di euro alla
collettività (lo slogan scelto dagli organizzatori è “Se sai contare
inizia a camminare”) l’edizione 2013 del “Non ti scordar di me” ha scelto come
tema conduttore quello del lavoro
pulito, onesto, che deve sconfiggere il lavoro delle mafie e inquinato dalla
mafia. E così il 2 aprile alle 16,30
la Carovana Internazionale
Antimafia sarà presso la Calcestruzzi
Ericina Libera – via Francesco Culcasi Zona Industriale Trapani
- dove ci sarà l’incontro con gli operai che si sono riuniti in cooperativa e
oggi gestiscono l’impianto che dalle mani dei mafiosi sporche del sangue di
tanti morti ammazzati e passato nelle mani pulite degli operai che la mafia
dapprima ha sfruttato e ha poi minacciato. Anche questa una occasione per
mettere in evidenza la positiva collaborazione con il circolo Arci di Trapani Amalatesta
che ha deciso di accompagnarci ed affiancarci in questa come è stato in
altre iniziative e come certamente sarà anche in futuro con in testa Giovanna Vacirca, consigliere regionale
Arci.
La sera
del 2 aprile poi la Carovana Internazionale
Antimafie si sposterà al campo Falcone e Borsellino di Erice San Giuliano per
il concerto dei Modena City Ramblers il gruppo famoso per alcune musiche e
colonne sonore come quella che ha accompagnato il film “Cento Passi” e che ad
Erice presenteranno un inedito dedicato a Salvatore e Giuseppe Asta.
Di mafia e lavoro si parlerà ancora, il 4
aprile alle 9,00 presso il seminario
vescovile dove gli studenti ericini incontreranno importanti “testimoni”, Gianluca Faraone che parlerà della
costituenda cooperativa “Le terre di
Rita Atria” che gestire i terreni confiscati nel Belice e nel trapanese
alla mafia, Pina Maisano Grassi, a
proposito delle denuncia antiracket, lei che è la vedova dell’imprenditore Libero Grassi ucciso a Palermo per
essersi ribellato al racket mafioso, sono stati invitati i familiari di due
sindacalisti uccisi dalla mafia, Placido
Rizzotto e Vito Pipitone, e
ancora don Baldassare Meli che
parlerà del suo lavoro “in mezzo agli ultimi, ai giovani” e ci aiuterà a
ricordare don Pino Puglisi. Gli
studenti presenteranno i lavori che hanno elaborato a ricordo di chi ha
immolato la sua vita per la verità e la giustizia, e il lavoro, “La storia del territorio scritta dai
ragazzi”. E’ prevista la presenza del presidente della Regione on. Rosario
Crocetta.
Il 5 aprile ore 9,00 poi
l’incontro con il magistrato Andrea
Tarondo e l’ex presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello ancora dedicato al tema del lavoro e dell’impresa
legale, “Cosa nostra e lavoro, economia
mafiosa e democrazia negata”. Questo appuntamento è per le 9 sempre presso
il seminario vescovile.
Il 6 aprile alle 18 presso l’auditorium dei Salesiani musical in onore di
padre Pino Puglisi, “L’amore più grande” a cura dell’associazione Don Bosco.
Rivolgiamo invito agli organi di stampa ad
essere presenti e di aiutarci a divulgare le iniziative. Grazie.
Gisella Mammo Zagarella referente del
presidio Libera a Trapani “Ciaccio Montalto”
Salvatore Inguì coordinatore provinciale di
Libera a Trapani
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