San Giuseppe Jato |
La manifestazione si aprirà la mattina, col concentramento di studenti,
cittadini e amministratori previsto per le ore 9,30 a Piazza del
Popolo. Da lì il corteo si muoverà lungo il corso principale (corso Umberto
I) e proseguirà fino a Piazza Falcone e Borsellino, dove è prevista
una sosta per un momento di riflessione dedicato alla lettura dei
nomi delle vittime innocenti delle mafie e alla recita di alcune
poesie e pensieri affidata agli studenti delle scuole locali. Il
corteo proseguirà poi fino a piazza Caduti di Portella dove la marcia si
scioglierà, si presume alle ore 12,30 circa.
Alla manifestazione sono state invitate le amministrazioni e gli istituti comprensivi
dei comuni vicini (Altofonte, Piana deli Albanesi, San Cipirrello, Camporeale,
Roccamena) e altre autorità politiche ed istituzionali impegnate nella lotta
alla mafia (presidente della Regione Rosario Crocetta, il direttore del
Consorzio Sviluppo e Legalità Lucio Guarino, il presidente dell'Associazione
nazionale familiari delle vittime di mafia e presidente della Commissione
europea antimafia Sonia Alfano, la quale ha già aderito
e garantito la sua presenza alla marcia).
Con questo piccolo ma significativo gesto - nei nostri intendimenti solo il
primo passo di un lungo cammino - vogliamo lanciare un segnale ed insieme una
sfida: San Giuseppe Jato, in passato capitale di un "mandamento del
terrore" dominato da boss spietati del calibro di Giovanni Brusca, vuole
superare il triste inverno che ha coperto il suo nome e il suo
territorio con il nero di lutti e il rosso di
efferate violenze. La parte sana della nostra comunità
rifiuta l'infamia di aver dato i natali ai carnefici di
Giovanni Falcone e del piccolo Giuseppe Di Matteo e rivendica
con orgoglio i suoi caduti, dal consigliere comunale Salvatore Mineo
- ucciso nel 1920 per aver osato sfidare apertamente la cosca mafiosa
che allora spadroneggiava - ai caduti della strage di Portella,
vittime della prima strage dello Stato repubblicano, uccisi nel pianoro tra
San Giuseppe Jato e Piana degli Albanesi il I maggio 1947.
Saremo tutti uniti - istituzioni, forze dell'ordine, associazioni, scuole,
Chiesa, cooperative di Libera Terra - per ricordare il dovere
della memoria e la volontà di rinnovare ogni giorno il nostro impegno per
sconfiggere le mafie. Marceremo a testa alta, per la via
principale di un paese in passato piegato dalla paura e sigillato
dall'omertà, verso una nuova primavera che vogliamo vestire con i colori
della pace, della non-violenza, della legalità e di uno sviluppo economico sano
e pulito. E' questa una importante sfida da cui dipendono le sorti della
nostra stupenda valle Jato e dell'intera Sicilia.
L'Amministrazione comunale di S. Giuseppe Jato
L'Amministrazione comunale di S. Giuseppe Jato
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