Rosario Crocetta |
Via le province, nascono i consorzi. La Sicilia cambia
pelle. Era nell’aria, alle 19.30 arriva l’ufficialità. La giunta abolisce le
Province, che saranno sostituite dai consorzi. Le città metropolitane restano
“sole” , vengono costituiti consorzi (esempi: cambia l’assetto organizzativo di
grandi realtà quali Marsala e Gela). Il consiglio dei consorzi sarà composto dai
consiglieri comunali della zona, e la Giunta dai sindaci secondo il peso
ponderale legato al numero degli abitanti.
Altra novità riguarda gli organismi elettivi di
secondo grado. Niente più elezioni provinciali, si risparmieranno così 50
milioni all’anno. Cambiano anche le scuole che dalle Province adesso passano in
mano ai Comuni. Mentre le strade vanno al Genio civile. Ma non è finita
qua. La giunta approverà altri cinque punti che cambieranno il volto della
sicilia. Spazio dunque ai consorzi con almeno 150 mila abitanti. Mentre, di
contro, spariscono gli istituti delle case popolari (Iacp).
Vediamo le novità nel dettaglio.
Addio dunque alle Province Regionali di Sicilia così
come le avevamo conosciute. Il governatore Rosario Crocetta lo aveva annunciato
solo ieri su Rai1, a L’Arena di Massimo Giletti. E gli scettici erano stati non
pochi. Eppure già oggi ha convocato, di seguito, un vertice di maggioranza e la
giunta regionale. Il primo ok, quello politicamente determinante, è arrivato in
serata alla conclusione del vertice. Così, promette Crocetta, inizierà “la vera
rivoluzione”. Cinquanta milioni di euro l’anno e una ristrutturazione
drastica del sottogoverno provinciale. Al posto delle istituzioni
provinciali, nasceranno i liberti consorzi.
COSTI DELLA POLITICA. Il provvedimento che sarà varato già in serata dalla
Giunta ridurrà drasticamente i costi della politica eliminando le spese di
elezione diretta dei consigli provinciali e dei presidenti. Al posto dei
rappresentanti eletti, sarà istituito il consiglio dei consorzi, composto dai
consiglieri comunali della zona, e la Giunta dai sindaci secondo il peso
ponderale legato al numero degli abitanti. Il governatore ha annunciato che
“questa sera, nel corso della Giunta, delibereremo la creazione dei liberi
consorzi che sostituiranno le province, parleremo anche della creazione delle
città metropolitane. Le grandi città non possono essere paragonate a quelle più
piccole. Palermo non è come un comune delle Madonie”.
DIPENDENTI E COMPETENZE. I dipendenti delle Province
saranno trasferiti ai Comuni e alla Regione. Di edilizia scolastica si occuperanno
direttamente i comuni di pertinenza in cui hanno sede gli istituti, mentre la
viabilità passerà in mano al Genio civile. “I Comuni sono senza forza lavoro –
ha precisato Crocetta – considerando che le competenze delle scuole andranno
dalle province ai comuni, i dipendenti saranno molto utili”.
SOTTOGOVERNO. Un passaggio cruciale nel percorso che eliminerà le
Province sarà l’abolizione degli Iacp, gli istituti autonomi delle case
popolari, negli anni protagonisti di numerosi scandali legati allo spreco di
fondi pubblici. Anche sugli Iacp l’annuncio è arrivato direttamente dal
governatore, secondo cui “questa è una rivoluzione che non ha precedenti”.
SICILIAINFORMAZIONI,
04 marzo 2013
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