La manifestazione degli edili a Palermo |
“Ci sono risorse già disponibili per grandi opere- dice Franco Tarantino,
segretario generale della Fillea Cgil Sicilia- che chiediamo vengano
spese quanto prima. Chiediamo inoltre – aggiunge- che le risorse europee
recuperate con l’ultima programmazione vengano utilizzate non a fini meramente
assistenziali, ma per un piano di piccoli lavori edili – dalle manutenzioni
agli interventi di messa in sicurezza- su cui impegnare da tre a sei mesi i
disoccupati, che avrebbero così un sostegno al reddito in cambio di lavoro
produttivo”.
Tra le risorse immediatamente disponibili per
infrastrutture, rispetto alle quali occorre solo avviare i cantieri, la Fillea
cita 4 miliardi per opere viarie come la Ragusa- Catania, la Siracusa- Gela, la
Mazara- Birgi, la Bolognetta- Lercara. Anche per le ferrovie, ricorda il sindacato,
ci sono risorse disponibili pari a circa 1 miliardo. E ancora, dice Tarantino,
“40 milioni del Piano di coesione sono stanziati per interventi per la messa in
sicurezza delle scuole”.
La Fillea chiede ad esempio l’apertura dei cantieri
per l’anello ferroviario di Palermo e per la Circumetnea e l’avvio dei progetti
per la messa in sicurezza del patrimonio abitativo pubblico per i quali la
regione ha già stanziato i primi 17 milioni. “Il punto di partenza- aggiunge
Tarantino- deve essere la proclamazione dello stato di crisi del settore.
Chiediamo poi di aprire subito una fase di contrattazione a tutti i livelli –
che coinvolgerà i comitati dei disoccupati, appositamente costituiti- e con
tutte le amministrazioni pubbliche interessate per sbloccare le opere già
finanziate”.
«Oggi gli edili sono ritornati forza protagonista e dal basso, si mettono in marcia per chiedere lavoro alle
istituzioni, attraverso l’apertura di piccoli e grandi cantieri - dichiara il
segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà - La Cgil, con Susanna Camusso, sta lanciando i comitati per il lavoro in
tutti i settori in crisi per fare una grande manifestazione nazionale che
attraversi tutti i comparti. Noi da Palermo siamo partiti oggi con la prima
manifestazione, che riguarda il settore edile, il più colpito dalla
disoccupazione e il più importante
per fare partire lo sviluppo
nelle città e per ripristinare il Paese. Non è un caso che i comitati per il lavoro, fatti da edili
disoccupati, siano già sorti in tutte le
province siciliane».
Ripartire dai
cantieri. La Cgil lo chiede al presidente della
Regione, al sindaco di Palermo,
alla Provincia. «Chiediamo al sindaco Orlando interventi straordinari
anche di piccole entità, cantieri anche della durata di 6 mesi per dare risposte
immediate ai disoccupati - dice Calà - Serve un monitoraggio per dare una
spinta alle grandi opere in corso e per
un piano dello sviluppo della città a medio e lungo termine. Il Comune riveda
il bilancio comunale per inserire nei capitoli di spesa somme per
rilanciare il settore edile».
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