Palermo 7 febbraio 2013 - La Flai-Cgil di Palermo chiederà che sia il presidente della
Regione Rosario Crocetta il primo firmatario del disegno di legge di iniziativa
popolare per “riattivare il lavoro” mediante il sostegno alle aziende
confiscate alle mafie. La campagna di raccolta delle firme sarà presentata
domani alle ore 9 nella sala Alessi della presidenza della Regione (Palazzo
d’Orleans, 3° piano), dalla Flai-Cgil, il sindacato dell’agro-industria, per
sottolineare la devastante presenza delle agromafie nel nostro territorio, dove
insistono diverse aziende confiscate. La proposta di legge,
elaborata dalla Cgil e da un ampio arco di associazioni democratiche (Libera, Arci, Avviso pubblico,
Acli, Legacoop, Sos Impresa, Centro studi Pio la Torre, Addio Pizzo,
l’Associazione Nazionale Magistrati, ecc.), si pone
l’obiettivo di favorire l’emersione dalla illegalità e la tutela dei lavoratori
delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, che sono
un bene di tutti. La campagna di raccolta delle firme è stata presentata nei
giorni scorsi a Sala delle Lapidi dalla Camera del lavoro.
L’iniziativa di domani
sarà presieduta da Nuccio Ribaudo, segretario generale della Flai di Palermo;
l’introduzione sarà svolta da Dario Fazzese, componente della segreteria; il
ddL sarà illustrato da Dino Paternostro, responsabile del dipartimento legalità
della Cgil di Palermo; concluderà Stefania Crogi, segretaria generale della
Flai nazionale. È previsto l’intervento del Presidente della Regione Rosario
Crocetta. Interverranno anche il segretario della Camera del lavoro di Palermo
Maurizio Calà, il segretario generale della Flai Sicilia Totò Tripi, l’ex
magistrato del pool antimafia di Palermo Giuseppe Di Lello, i magistrati Carlo
Manzella e Gaetano Paci, Vincenzo Liarda, dell’Osservatorio sulle agromafie
“Placido Rizzotto” , l’amministratore giudiziario dell’azienda Provenzano
Salvatore Nicitra, l’amministratore giudiziario dell’azienda S. Anastasia
Alessandro Scimeca, i rappresentanti sindacali aziendali Croce Caruso e
Vincenzo Mogavero, il senatore Costantino Garraffa, della Commissione
antimafia. Interverranno, infine, per uno scambio di esperienze tra regioni
meridionali il segretario generale della Flai di Foggia, Daniele Calamita, e il
segretario generale della Flai Puglia, Giuseppe De Leonardis.
«Sono 1.663 le aziende confiscate in via definitiva in Italia
e 80 mila i lavoratori coinvolti. E dal 2008 a oggi, in pieno periodo di crisi,
abbiamo avuto in Italia un aumento del 65 per cento dei sequestri di aziende
legate a economie illegali - dichiara il segretario della Flai Cgil Nuccio
Ribaudo - È giusto che lo Stato si doti di uno strumento necessario di
sostegno a chi si impegna per restituire alla collettività i beni e le
aziende confiscate alla mafia. Le proposte contenute nella legge d’iniziativa
popolare vanno in questa direzione, perseguono l’obiettivo di costruire
attraverso le aziende confiscate alle mafie nuova e buona occupazione. Oggi per
il riutilizzo sociale delle aziende confiscate la strada è ancora molto lunga:
la maggioranza dei sequestri e delle confische non è andata a buon fine, molte
aziende sono state chiuse o non sono sopravvissute a lungo».
Lavoro e legalità sono
al centro dell’azione della Flai-Cgil a Palermo e in Italia. «Chiediamo -
aggiunge Ribaudo - un passo avanti rispetto alla legge La Torre con degli
impegni precisi per modificare la legislatura esistente inserendo alcuni punti
come gli ammortizzatori sociali per i dipendenti, l’accorciamento dei
tempi tra i sequestri e le confische, l’istituzione di un fondo di
rotazione presso il ministero per sostenere i costi dell’emersione, finanziato
con parte della liquidità confiscata alla criminalità».
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