|
L'intervento dell'assessore Schirò |
CORLEONE - Gravissimo atto intimidatorio nei confronti dell'assessore ai LL.PP. del comune di Corleone, Ciro Schirò. Nella notte tra il 12 e il 13 febbraio, ignoti hanno tagliato tutte e quattro le gomme della sua auto, parcheggiata sotto casa, a due passi dalla centralissima piazza Nascè. Ed hanno anche rotto i vetri del parabrezza anteriore e posteriore. Non contenti, hanno pure tagliato le gomme alla macchina della moglie, parcheggiata accanto. Il fatto è stato denunciato ieri mattina dallo stesso Schirò alla Caserma dei Carabinieri di Corleone, che hanno subito iniziato le indagini per individuare gli autori del gravissimo gesto criminale. Sulla vicenda ha preso posizione il consiglio comunale, riunito nella serata di ieri. Ad inizio di seduta, tutti i consiglieri hanno condannato con fermezza il gesto intimidatorio, esprimendo solidarietà e vicinanza all'assessore Schirò. "Il clima a Corleone in questi ultimi mesi si sta facendo pesante", ho sottolineato nel mio intervento, facendo riferimento alla nota lettera anonima (che tutto il paese ha in copia), dove si lanciano accuse pesantissime contro un amministratore, alla beffa del loculo di Bernardino Verro e, adesso, all'intimidazione a Schirò.
|
L'intervento di Lea Savona |
Il sindaco Lea Savona, da parte sua, dopo aver espresso solidarietà al suo assessore, ha sottolineato che "Corleone non tornerà indietro dal percorso di legalità intrapreso". "Chiederò un incontro col commissario di polizia e col questore per chiedere grande attenzione per l'ordine pubblico a Corleone", ha detto il sindaco. Da parte mia, le ho suggerito di chiedere al prefetto la convocazione di una seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per esaminare il "caso Corleone". L'assessore Schirò, intervenendo alla fine del dibattito, ha ringraziato tutti per le manifestazioni di affetto e di solidarietà, dichiarando che continuerà a svolgere il suo lavoro amministrativo con grande determinazione. Ovviamente, Schirò non ha fatto nessun accenno ai motivi che possono essere alla base dell'intimidazione, dei quali probabilmente avrà accennato ai carabinieri.
Nessun commento:
Posta un commento