Totò Riina |
Il “Festival della Legalità in Tour”
sbarcato a Corleone per celebrare quel giorno di libertà ritrovata dedica la
sua seconda giornata alla memoria di tutte le vittime dei Corleonesi, cadute
per aver perseguito un ideale di giustizia e legalità.
Nella terra di Riina e Provenzano, a
parlare con i giovani studenti corleonesi, si intratterranno Giovanni Chinnici,
figlio del giudice assassinato nel 1983, Roberto Saetta, figlio del magistrato
caduto nel 1988 e Giulio Francese, figlio del cronista del Giornale di Sicilia
ucciso nel 1979. Un racconto inedito di Cosa nostra attraverso gli occhi di
chi, gravemente colpito negli affetti, ha trasformato il dolore personale in
impegno quotidiano per promuovere la legalità. Affinché la memoria, da fatto
privato, diventi impronta storica ed insegnamento collettivo.
A moderare il dibattito, in
programma alle 10 presso il Complesso monumentale Sant’Agostino, sarà Felice
Cavallaro, giornalista del “Corriere della Sera”. Sulle pareti dell’ex convento
recentemente restaurato e restituito alla cittadinanza, 29 pannelli
racconteranno la vita di Mario Francese come uomo e professionista. Una
testimonianza toccante di un martire della ricerca della verità, curata dalla
famiglia Francese e dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia.
A pochi passi dall’esposizione
dedicata al giornalista ucciso il 26 gennaio 1979, sarà esposta la mostra “Non
tutti i pizzini sono uguali” a cura di Patrizia Panebianco e Claudio Reale.
Attraverso foto e manoscritti analizzati grafologicamente, saranno messi a
nudo, tra pubblico e privato, imprenditori magistrati, mafiosi e testimoni di
giustizia.
Alle 11.30, nei pressi di piazza
Falcone e Borsellino, sarà scoperta la targa che intitolerà Largo Cappuccini
alla memoria di Boris Giuliano. Alla cerimonia, oltre al sindaco di Corleone
Leoluchina Savona, interverranno la moglie e la figlia del Capo della squadra
mobile di Palermo assassinato il 21 luglio 1979.
“Oggi Corleone – spiega il sindaco
– vive una stagione di riscatto e di rinascita che la abilita a proporsi come
esempio concreto di vittoria del bene sul male. Questa manifestazione è
l’espressione di desideri e di volontà, presenti in tutti i cittadini di
Corleone, che stanno assaporando un’aria di libertà grazie alle sconfitte
continue e ripetute della mafia”.
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