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Rosetta Faragi |
di Rosa Faragi
Mi appresto al gravoso
compito di rappresentare Prizzi e il territorio circostante alle prossime
elezioni politiche del 24- 25 febbraio. Il P.D. mi ha inserita nella sua
lista per la Camera
dei Deputati per la circoscrizione Sicilia occidentale , lista che sarà guidata dal
segretario del partito Pierluigi Bersani. Se mi trovo in
lista , non lo devo ai miei pochi e modesti meriti, ma alla fiducia dei tanti
compagni e compagne, che mi hanno votata alle primarie parlamentari del 30
dicembre scorso. So bene che, grazie all’iniquo sistema elettorale ancora in
vigore, le mie possibilità di essere eletta sono poche. Forse nemmeno un
suicidio politico collettivo del centro destra siciliano, simile a quello della
sinistra alle elezioni politiche del 2001, quelle per intenderci del 61 a 0, potrebbe portarmi al
Parlamento. Poco importa, perché io ho sempre considerato la politica un
servizio alla gente e alla collettività.
Con questo spirito, dunque, mi accingo
a questa avventura e a mettermi in campo per chiedere il voto al centro
sinistra e al P.D . La Sicilia,
insieme alla Lombardia, al Lazio e alla Campania, è una regione fondamentale
per il successo del centro sinistra e per la governabilità per i prossimi 5
anni. Infatti, una vittoria del centro destra al Senato, in
qualcuna di queste regioni, renderebbe inutile una vittoria del centro
sinistra alla Camera; tale risultato, creerebbe una situazione di stallo al
Senato, rendendo difficile la governabilità. Ed è proprio in questa ottica che
deve essere letta la “ resa senza condizioni” di Berlusconi alla Lega di
Maroni. Come un novello Esaù, il Cavaliere non ha esitato a buttare a mare gli
interessi e il futuro dei suoi elettori siciliani e meridionali, pur di vincere
al Senato in Lombardia e nel nord Italia. Probabilmente pensa che il suo
fascino, i suoi monologhi e le sue bugie a “reti unificate” basteranno a far
dimenticare il suo tradimento e a convincere i meridionali a ridargli
l’ennesima fiducia. Se prevarrà tale disegno, si riaprirà lo spettro
dell’ingovernabilità o dei compromessi. Oggi la Sicilia e l’Italia hanno
bisogno di scelte chiare e di una politica di netta rottura con il passato. So
bene che molti compagni e amici ritengono insufficiente quel rinnovamento del
P.D. da me tanto auspicato. Però un importate passo avanti nella giusta
direzione si è iniziato a fare. Devo dare atto al Segretario Regionale del P.D. Giuseppe Lupo,
di aver limitato la discesa in Sicilia dei soliti “ marziani” ,
forse perché anche a Roma hanno capito che la “battaglia “elettorale in Sicilia
è importante e i siciliani si sono stufati di fare gli ascari, cioè di lottare
per interessi che non sono i loro. Spero tanto che la Sinistra saprà superare
le solite vecchie divisioni e si mobiliterà per non far passare il vento
dell’ingovernabilità e degli interessi egoistici del nord. La logica del
“ tanto peggio tanto meglio” non deve passare .
Rosa Faragi.
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