Matteo Renzi (a sx) e Pierluigi Bersani |
IL PRANZO Il primo cittadino toscano da tempo aspettava
una chiamata del leader dopo la corsa per le primarie: la scorsa settimana il
telefono ha squillato e, dopo essersi fatto desiderare, il pranzo ha trovato
modo di tenersi soltanto oggi. Obiettivo, discutere del listino Bersani e del
supporto che Matteo Renzi potrà avere nella campagna elettorale del partito. Un
ruolo che, sottolinea Bersani, sarà attivo.
Dopo le primarie ho mantenuto la parola data, in
lealtà. Sarà bello il giorno in cui la coerenza di un uomo politico non farà
più notizia
"Assolutamente
sì, la nostra forza - dice il segretario - è essere un grande partito popolare,
plurale. Siamo tanti protagonisti e alla fine c'è una sintesi".
"L'incontro è andato molto bene" - sostiene anche Renzi "E'
normale che si possa restare dentro un partito quando finiscono le primarie,
anche se si perde. Vedo troppa gente abituata a scappare con il pallone, io non
sono fatto in questo modo", ha assicurato.
LA REPLICA DI BERSANI A
MONTI Poi
il leader Pd risponde alle accuse del premier: "Tutti i difetti
del Pd si scoprono oggi: per un lungo anno non si sono visti. Preferisco il
rispetto ma chiedo il rispetto per tutto il Pd. Siamo
un partito liberale che non chiuderà la bocca mai a nessuno, che
troverà sempre una sintesi e credo che il coraggio che mi si chiede l'ho
dimostrato. Il coraggio non è quello di chiudere la bocca alla gente, ma di
lasciarla parlare, partecipare e trovare una sintesi. Questa è la mia
idea".
L'Huffington
Post, 03/01/2013
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