Palma di piazza Falcone e Borsellino attaccata dal punteruolo |
Oggi l’attacco del coleottero è devastante ed evidente in gran parte del territorio corleonese : Una palma “sofferente” è al bivio di contrada Santa Lucia, ma ve ne sono anche nelle contrade “Colla”, “Cicio”, “Scalilli” e “Maggione”. Al convegno del Rotary dell’aprile 2009 erano presenti tra gli altri i professori Salvatore Raimondi pedologo e l’entomologo Stefano Colazza entrambi della facoltà di agraria dell’Università di Palermo. I due luminari allora proposero di istituire una task-force per aggredire la diffusione dell’insetto. “ Abbiamo suggerito di iniziare con un censimento delle piante presenti nell’entroterra palermitano – spiega oggi il professor Salvatore Raimondi - . avevo lanciato l’idea di un osservatorio sovra-comunale per costituire un gruppo di pronto intervento che operasse con metodi dendro-chirurgici per abbattere le palme infette e bonificare il terreno con eradicazioni per distruggere le larve e poi bruciare il legname di risulta delle potature”. Nel 2005 in Sicilia le piante infette erano 12mila su 300.000 censite. Non si segnalavano allora casi sopra i 450 metri sul livello del mare, oggi nei comuni dell’entroterra si parla a ragione di infestazioni a tappeto; Corleone è a 650 metri di quota. Tra i comuni più sensibili sono stati sin dal 2009 l’amministrazione di Marineo guidata dal sindaco Francesco Ribaudo, quella di Contessa Entellina di Sergio Parrino. Anche l’amministrazione di Corleone è subito intervenuta. L’ex sindaco Nino Iannazzo fece effettuare trattamenti antiparassitari mensili sino a maggio dello scorso anno. Da qualche giorno si è ripreso ad operare in città con eradicazioni e potature radicali nella speranza che si sia ancora in tempo. (*Co.Di.*)
Cosmo
Di Carlo
Giornale di Sicilia, 3.1.2013
Nella foto
(CODI) la “potatura radicale” di una delle palme di piazza Falcone e
Borsellino. Sullo sfondo le palme della Villa comunale
Nessun commento:
Posta un commento