Carabinieri |
I
Carabinieri della Stazione “Resuttana Colli” ed i poliziotti del
Commissariato San Lorenzo nel corso di alcuni servizi finalizzati ad arginare
il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione scoprivano che in un piano
seminterrato di via Belgio, ove vi era ubicata la sede di una società
denominata “Multiservizi”, venivano praticati massaggi a sfondo sessuale.
Nel corso delle indagini gli
investigatori partendo da un numero telefonico cellulare riuscivano a scoprire
su internet diversi annunci; infatti su diversi siti web vi erano fotografie di giovani donne, indossanti solo
abbigliamento intimo, intente a praticare massaggi a sfondo erotico.
Si scopriva che l’utenza telefonica
cellulare apparteneva ad un uomo incensurato.
Pertanto si predisponevano dei servizi
di osservazione che permettevano di vedere entrare all’interno della società
“Multiservizi” alcuni uomini che successivamente fermati ammettevano di essere
stati all’interno della sede della ditta ove una donna aveva praticato loro
un”body massage” peer il quale avevano pagato 80 euro.
A quel punto le Forze dell’Ordine decidevano di fare
ingresso nei locali della ditta denominata “Multiservizi”, ove trovavano un
uomo che diceva di essere il titolare e due donne che venivano condotti presso gli Uffici di
Polizia.
L’uomo raccontava di essere un Agente
finanziario e mediatore creditizio e di aver aperto da qualche mese la ditta
che doveva occuparsi di fornire prestiti ai clienti.
Ma a causa dei suoi molti problemi
economici, non sapendo come affrontare la grave situazione aveva deciso di ricercare tramite alcuni siti internet delle
massaggiatrici con cui si era accordato.
Alle due donne andava il 50% del
guadagno di ogni singola prestazione.
A quel punto aveva inserito degli
annunci su internet mettendo come numero di riferimento il suo telefono
cellulare.
L’attività di massaggi si rivelava abbastanza redditizia permettendo ai tre di guadagnare
diversi migliaia di euro.
Dalla perquisizione effettuata
venivano rinvenuti e sequestrati un pc, telefoni cellulari e documentazione
cartacea utile per il prosieguo delle indagini, nonché la somma contante di
380,00 euro, presumibilmente provento dell’attività illecita.
Il L.R.veniva tratto in arresto e
tradotto presso la
Casa Circondariale “Ucciardone” a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria mentre una delle due donne veniva indagata in stato di Libertà per
favoreggiamento.
Nella mattinata odierna nel corso
della direttissima veniva convalidato l’arresto ed il L.R.veniva scarcerato con
l’obbligo della presentazione alla P.G.
Palermo, 07 Gennaio 2013
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