Gianfranco Cutrera |
In particolare il MARCIANTE, dopo aver
manifestato con palesi atti intimidatori la volontà di appropriarsi
illecitamente di una tabaccheria nei pressi del mercato ortofrutticolo di Palermo nella proprietà dei denuncianti, aveva preteso dalle
vittime una somma di 38.000 € che, attraverso la mediazione anche dei LO
VALVO, era diminuita a 28.000 €. Nel gennaio dello scorso anno, infatti,
veniva monitorata la consegna della prima tranche di 5000 € nelle mani del MARCIANTE.
A questo denaro, si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori 18.000 € consegnati
dalla vittima all’esponente mafioso presso alcuni magazzini di via De Cervantes
che il MARCIANTE, nonostante le numerose e recenti misure di prevenzione
patrimoniali subite, gestiva unitamente al CUTRERA quale deposito di
detersivi.
Per la fine del mese di aprile era tuttavia prevista
una ulteriore consegna di 5000 €, a completamento della richiesta estorsiva.
Dopo il
primo arresto però tutti e quattro gli indagati venivano rimessi in libertà dal
Tribunale del Riesame ed ora, a seguito di una nuova richiesta del P.M., il
G.I.P. presso il Tribunale di Palermo ha ritenuto di accogliere le richieste
formulate, disponendo il nuovo arresto del MARCIANTE e del CUTRERA,
ed il sequestro preventivo del capitale sociale e del complesso dei beni
aziendali di due ditte operanti nel settore della distribuzione alimentare, (la
società “DETERGROUP SRL” con sede a Carini in via Ravenna 7 e l’azienda “GIGLIO
ANDREA E FILIPPONE MARIA SNC” corrente a Palermo in via Montalbo 35) nonché
di un capannone industriale ubicato a Palermo, in via de Cervantes Tali beni,
del valore complessivo di circa 2 milioni di euro, sono
riconducibili all’attività illecita posta in essere, al fine di avvantaggiare
l’organizzazione mafiosa “Cosa Nostra”.
Palermo, 17
gennaio 2013
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