mercoledì, gennaio 16, 2013

Lettera di minacce a Crocetta: "Preoccupato, ma non mi fermo"

Rosario Crocetta
Messaggio anonimo al presidente della Regione recapitato nella sede siciliana di Confindustria, a Palermo. Solidarietà dal mondo della politica
PALERMO. Una lettera di minacce è stata recapitata nelle sede palermitana di Confindustria Sicilia, a Palermo. Nella missiva, secondo quanto si apprende, l'autore prende di mira il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta e Giuseppe Di Giovanna, presidente dell'Ance di Palermo, l'associazione dei
costruttori che fa capo a Confindustria: "Fai gli affari tuoi o farai la fine di Crocetta: scannato come un maiale".
Immediata la solidarietà del Pdl, con il capogruppo Francesco Scoma: "Mi sento realmente e sempre vicino a chi è vittima di atti intimidatori di qualunque natura".
Solidarietà anche da Nello Dipasquale, capogruppo di Territorio all'Ars: "Esprimiamo solidarietà al governatore Crocetta dopo aver appreso delle nuove minacce di morte a lui dirette, contenute in una missiva. A nome dell'intero gruppo parlamentare di Territorio, non possiamo che riconfermare la nostra vicinanza e il nostro sostegno al nostro presidente a cui ci legano non solo accordi elettorali e programmatici ma anche amicizia e stima. Evidentemente chi, come sta facendo Crocetta e il suo Governo,  vuol cambiare le cose e dare un nuovo futuro alla Sicilia, non può fare altro che vivere nel rischio. Confidiamo nella tutela e nell'intervento delle forze dell'ordine affinché si faccia piena luce su questa nuova minaccia. Invitiamo Crocetta ad andare avanti".


GLI ATTESTATI DI SOLIDARIETA'. Numerosi gli attestati di solidarietà al governatore siciliano Rosario Crocetta e all' imprenditore di Confindustria Sicilia che hanno ricevuto una lettera di minacce spedita alla sede di Palermo dell' associazione degli industriali. «Alla vigilia di un voto politico fondamentale per l'Italia e la Sicilia le istituzioni democratiche non si fanno intimidire e non abbassano la guardia», dice il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone.  Secondo Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd, «le nuove minacce confermano che la guerra contro le mafie deve rimanere il primo obiettivo politico nel campo della legalità e dello sviluppo per la Sicilia e per l'Italia intera». Per il presidente del gruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, «entrambi continueranno la propria battaglia contro la criminalità organizzata e per la legalità, in un impegno fondamentale per il Mezzogiorno e per l'Italia intera». «Un episodio inquietante e allarmante, da valutare con la massima attenzione», lo definisce Baldo Gucciardi, presidente del gruppo del Pd all'Ars. «Crocetta - aggiunge - ha impresso un deciso cambio di rotta nell'amministrazione di settori fino ad ora condizionati da interessi fortissimi». Per il segretario regionale dell'Udc, il senatore Giampiero D'Alia, «si tratta di un atto grave che non può e non deve essere sottovalutato». Solidarietà anche dal gruppo Pdl all'Assemblea siciliana: «Mi sento realmente e sempre vicino a chi è vittima di atti intimidatori di qualunque naturà, dice il capogruppo Francesco Scoma. Per il capogruppo di »Territorio«, Nello Dipasquale, »chi, come stanno facendo Crocetta e il suo governo, vuol cambiare le cose e dare un nuovo futuro alla Sicilia, non può fare altro che vivere nel rischio. Confidiamo nella tutela e nell'intervento delle forze dell'ordine«. Secondo il vice-coordinatore nazionale di Fli, Fabio Granata, »questo vergognoso gesto non intimidirà Crocetta, ma anzi contribuirà a dare un ulteriore slancio alla sua grande volontà di difendere la legalità e combattere tutte le mafie«. Per il senatore del Pd, Enzo Bianco, »Crocetta, giorno dopo giorno, implacabilmente sta smantellando i gangli dei rapporti tra mafia e politica".

CROCETTA: "LE MINACCE NON MI FERMERANNO". «Preoccupato per le nuove minacce? Sono preoccupato da sempre, certo questa intimidazione conferma che nei momenti in cui sono diventato presidente della Regione la dimensione è più vasta rispetto alle minacce che ricevevo quando ero sindaco di Gela. Certamente, io non mi fermo e anzi assumerò provvedimenti ancora più duri nella lotta alla mafia. E a ogni minaccia seguirà un'azione sempre più incisiva». Lo ha detto il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ai cronisti prima di entrare nella stanza del procuratore capo, Francesco Messineo, nel palazzo di Giustizia.


"MINACCE LEGATE A MIE INIZIATIVE POLITICHE". 
Per il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, le minacce che ha ricevuto in una lettera inviata a un imprenditore di Confindustria in Sicilia, potrebbero essere legate ad alcune iniziative intraprese dal suo Governo in chiave antimafia. "Penso al monitoraggio che abbiamo avviato sugli appalti, alle norme antimafia e alle azioni che abbiamo messo in campo per mettere ordine nel Consorzio autostrade siciliane (Cas)", ha detto Crocetta conversando con i cronisti a palazzo di Giustizia prima di entrare nella stanza del procuratore capo, Francesco Messineo. "Mi piacerebbe vivere una politica normale - ha aggiunto - ma ormai sono abituato alla vita che ho".

UN ALTRO DESTINATARIO E' IL PRESIDENTE DELL'ANCE PALERMO. Secondo quanto si apprende, un altro destinatario delle minacce di morte, rivolte anche al governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, è Giuseppe Di Giovanna, presidente dell'Ance di Palermo, l'associazione dei costruttori che fa capo a Confindustria.

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